Con il disegno di legge “Norme in materia di formazione e lavoro”, approvato ieri dall'assemblea regionale, si delineano le forme dell'apprendistato in Puglia.
La Legge regionale 22 novembre 2005, n. 13 (Disciplina in materia di apprendistato professionalizzante), è abrogata, nasce la "Bottega scuola" e viene introdotta la figura del "Maestro artigiano" per sostenere la qualificazione e il rilancio dell'artigianato artistico e per diffondere l'interesse dei giovani, che hanno adempiuto alla scuola dell'obbligo, all'esercizio delle attività artigianali": queste le principali novità.
Le tre tipologie di apprendistato sono quello per la qualifica e per il diploma professionale, l'apprendistato professionalizzante o contratto di mestiere e quello di alta formazione e di ricerca.
Un successivo regolamento definirà la struttura della formazione, in quanto la legge, per il momento, fornisce esclusivamente una chiara cornice legislativa.
Gli assessori della Regione Puglia, Capone, Gentile e Sasso esprimono il loro compiacimento per il voto unanime espresso ieri dall’assemblea regionale sul disegno di legge.
«Il testo legislativo licenziato dal Consiglio, - hanno detto - nel recepire le norme contenute nel Decreto legislativo 167/2011, valorizza la bilateralità e il rispetto delle funzioni della contrattazione collettiva sia per quanto riguarda i profili formativi dell’apprendistato, nelle sue diverse formulazioni, sia per nelle modalità di erogazione della formazione aziendale. Sarà rilanciato e sostenuto il settore dell’artigianato e incrementata l’assunzione dei lavoratori con contratto di apprendistato professionalizzante o di mestiere presso le imprese artigiane operanti nel campo delle lavorazioni artistiche e tradizionali. A tal fine- hano aggiunto le rappresentati del Governo regionale- è stata introdotta la figura del “maestro artigiano” e prevista la creazione della “bottega scuola”. Le nuove norme consentiranno oltre che il rilancio e la rivitalizzazione di un settore tanto importante del nostro territorio anche di avvicinare tantissimi giovani, che hanno adempiuto all’obbligo scolastico, alle tantissime attività, patrimonio culturale dei nostri bravi artigiani».