Venerdì, 22 Novembre 2024

Bruxelles, disoccupazione all'8,2% nel 2010-2011



Bruxelles, disoccupazione all'8,2% nel 2010-2011

L'occupazione "è stimata crescere in media dello 0,4 % ed il tasso di disoccupazione arriverebbe all'8,2%" nel biennio 2010-2011, secondo le stime del Programma di Stabilità presentato a Bruxelles, in cui si mette in risalto anche che "il contenuto incremento delle retribuzioni nominali e un lieve recupero di produttività limiterebbero la dinamica attesa del costo del lavoro per unità di prodotto e dell'inflazione interna".
PENSIONI - Grazie alle riforme del sistema previdenziale messe in atto negli ultimi 15 anni, la dinamica della spesa legata all'invecchiamento della popolazione è in Italia "tra le più contenute dell'Unione Europea". Le più recenti previsioni demografiche, si legge nel documento, "concordano nel ritenere che nei prossimi decenni fattori quali i bassi tassi di fertilità e il prolungarsi delle aspettative di vita altereranno in maniera sostanziale la struttura per età della popolazione europea, producendo conseguenze non trascurabili sulla finanza pubblica e sull'assetto socioeconomico".
PIL - "Gli effetti della crisi - si legge nell'aggiornamento - si protrarranno per gran parte del 2009: solo verso la fine dell'anno potrebbe secondo gli osservatori economici registrarsi una modesta ripresa". Nel 2009 il Pil "mostrerebbe un'ulteriore riduzione pari al 2,0 per cento". Le componenti della domanda aggregata che risentirebbero maggiormente della crisi "sarebbero in primo luogo gli investimenti, segnatamente quelli in macchinari, e le esportazioni, per effetto della recessione nei Paesi più avanzati". I consumi delle famiglie "risulterebbero ancora in contrazione in media d'anno".
CONTI PUBBLICI - ''Viene confermato l'impegno al raggiungimento dell'obiettivo di pareggio di bilancio anche se il raggiungimento di questo obiettivo si sposta sull'asse del tempo, per effetto della crisi straordinaria sopravvenuta dopo l'assunzione del relativo impegno da parte del Paese". E' quanto scrivono il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, e il ministro dell'Economia, Giulio Tremonti, nella nota informativa 2009-2011 presentata al Consiglio dei ministri di venerdì scorso.

In ogni caso, conclude "indipendentemente dalla correzione per il ciclo, in termini di saldo nominale, nonostante l'aggravarsi della crisi economica e il conseguente peggioramento delle condizioni di finanza pubblica, l'indebitamento netto rimane al di sotto del 3% del Pil nel 2008, questo limite nel 2009 verrà superato salendo al 3,7%, ma con una tendenza alla diminuzione nel biennio 2010-2011". (Fonte: Adnkronos/Ign)

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