Domenica, 24 Novembre 2024

Al via la giornata mondiale dell'alimentazione



Al via la giornata mondiale dell'alimentazione
In occasione delle celebrazioni per la “Giornata mondiale dell’alimentazione” (World Food Day), l’Università del Salento, il World Food Programme Italia e la Base di Pronto intervento umanitario UNHRD promuovono la conferenza “Alimentiamo il Futuro: il ruolo della cooperazione”. Appuntamento lunedì 29 ottobre 2012 alle ore 9 nella sala conferenze MAPRI del Museo provinciale “Ribezzo” di Brindisi (piazza Duomo). Parteciperanno: il Rettore dell’Università del Salento Domenico Laforgia; il sindaco di Brindisi Mimmo Consales; Stefano Peveri, manager Base Pronto intervento umanitario UNHRD; Cosimo Lacirignola, Direttore Istituto agronomico mediterraneo; Staffan De Mistura, sottosegretario di Stato Ministero Affari Esteri. Nel corso dell’evento saranno firmati accordi di cooperazione tra Cantine Risveglio Agricolo di Brindisi, MARKAS di Bolzano e WFP Italia, e sarà riconfermato l’accordo con la squadra di serie A2 femminile Volley San Vito.

La “Giornata mondiale dell’alimentazione” mira a sensibilizzare sul problema della fame nel mondo, rafforzare la solidarietà internazionale e nazionale, promuovere il trasferimento di conoscenza, attirare l’attenzione sulla produzione alimentare agricola e sui risultati ottenuti nello sviluppo alimentare e agricolo, incoraggiare la cooperazione economica e tecnica tra i diversi Paesi, specie tra quelli in via di sviluppo.

Quest’anno “Le cooperative agricole nutrono il Mondo” è il tema discusso in tutto il mondo, proposto per sottolineare il ruolo delle cooperative, appunto, nella riduzione della fame, condizione avversa e immorale che colpisce ancora oggi circa un miliardo di persone, la maggior parte delle quali vive nelle zone rurali dei Paesi in via di sviluppo dove l’agricoltura rappresenta la principale fonte di reddito e la disponibilità di cibo, in quantità e qualità, continua a essere una delle ragioni di squilibrio.

Non è più tollerabile - sottolineano gli organizzatori - che una parte del pianeta viva in ottime condizioni di salute e abbia la possibilità di scegliere la portata del giorno mentre un’altra parte, sempre più estesa, non riesca a sopravvivere perché non possiede nulla per sfamarsi. Se il nostro futuro appartiene alle nuove generazioni dobbiamo impegnarci a formare dei futuri adulti sensibili alle problematiche di chi popola assieme a noi il pianeta. Anche se fisicamente lontani e meno fortunati, posseggono il nostro stesso diritto: il diritto alla vita.

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