Francesca Maggiulli - “Salento eVoting 2013” è il sistema innovativo di voto elettronico che sarà presentato domani, martedì 4 dicembre, alle ore 10.30, nella sala consiliare di Palazzo dei Celestini, a Lecce. Si tratta di un progetto grazie al quale gli elettori potranno votare tramite un computer installato in un seggio elettorale.
Interverranno il presidente della Provincia di Lecce Antonio Gabellone, l’assessore provinciale ai rapporti con l’Università e alle Relazioni internazionali Marcella Rucco, il capo di Gabinetto della Provincia di Lecce Luigi Mazzei, il vicedirettore del Laboratorio e-Government dell’Università del Salento e responsabile scientifico del progetto Marco Mancarella, il sindaco del Comune di Melpignano, Ivan Stomeo, il sindaco del Comune di Martignano, Luigino Sergio, il responsabile di Area Sviluppo di Clio spa, Gabriele Conte ed il presidente dell’Istituto elettorale dello Stato di Jalisco (Messico) Josè Tomàs Figueroa Padilla, giunto a Lecce con una delegazione, per questa “prova”.
Il presidente Gabellone, al termine della presentazione, effettuerà il test del sistema di voto elettronico con le squadre di calcio italiane, votando in un’urna elettronica. Il dispositivo, attraverso il quale è possibile ricevere e contare elettronicamente i voti elettorali, arriva dal Messico, stato partner del progetto, uno dei paesi leader nel mondo nel settore del “voto elettronico semplice”. Il professore Marco Mancarella dell’Università del Salento ha partecipato al testing messicano come osservatore internazionale nominato dall’Instituto Electoral y de Participación Ciudadana del Estado de Jalisco (IEPC), l’ente responsabile del progetto eVote nello Stato di Jalisco. Nato da questa esperienza il progetto di ricerca “Salento eVoting 2013”, candida il Salento ad avviare già il prossimo anno, previa autorizzazione del ministero degli Interni e della Prefettura di Lecce, la sperimentazione di voto elettronico con l’urna elettronica messicana nei comuni di Melpignano e Martignano.
Nell’urna elettronica messicana, del tutto simile a quella che sarà utilizzata durante la conferenza stampa di domani, vi sono, in un solo dispositivo, tre elementi del sistema: il touch screen, attraverso il quale l’elettore esprime il suo voto; la stampante della ricevuta cartacea del voto, nella quale compare solo il nome del votato, che non viene rilasciata al cittadino, ma custodita da un contenitore sigillato interno all’urna stessa, accessibile solo al presidente di seggio a seguito di eventuali contestazioni; una batteria di 5 ore, per eventuali black out.
L’urna elettronica messicana pesa 20 kg ed è alta 63 cm. La sua interfaccia principale è touch screen, 13 pollici, con basso consumo energetico e una risoluzione di 1024 per 768 pixel. E’ dotata sia di segnaletica in braille, che di supporto audio, per consentire il voto ai non vedenti. Ha un sistema di stampa a basso consumo energetico, con la possibilità di stampare sia il voto elettorale che l’orario del voto. L’urna elettronica, infatti, è uno strumento di supporto all’attività elettorale solo per le fasi del tutto digitalizzate del voto dell’elettore e dello scrutinio. Per la fase iniziale di riconoscimento del votante si seguono, invece, le prassi ordinarie cartacee. Per il riconoscimento occorre presentare ai componenti del seggio un documento di identità da parte dell’elettore ed apporre la propria firma sui registri.