Domenica, 24 Novembre 2024

Progetti sperimentali delle organizzazioni di volontariato entro l'11 dicembre 2012



Progetti sperimentali delle organizzazioni di volontariato entro l'11 dicembre 2012

Con Direttiva del 27 novembre 2012, il Ministero del lavoro ha fissato le Linee di indirizzo per la presentazione di progetti sperimentali e innovativi da parte delle organizzazioni di volontariato, come previsto dalla L. n. 266/1991.

Le Organizzazioni devono essere costituite da almeno due anni e regolarmente iscritte nei registri regionali o provinciali alla data di pubblicazione del comunicato della Direttiva (in corso di registrazione alla Corte dei Conti) sulla Gazzetta Ufficiale.

Le domande di contributo,il formulario ed il piano economico, dovranno essere presentate esclusivamente per via telematica attraverso la piattaforma
http://www.direttiva266.it/, a pena di inammissibilità, entro e non oltre le ore 24.00 del giorno 11 dicembre 2012.

Le disponibilità finanziarie per l’anno 2012 ammontano ad Euro 2.000.000,00.

I progetti delle Associazioni dovranno riguardare anche gli ambiti d’azione previsti dalla Decisione n.940/2011/UE, che ha proclamato il 2012 Anno europeo dell'invecchiamento attivo e della solidarietà tra le generazioni, inteso a promuovere la vitalità e la dignità di tutti.
L'Organizzazione mondiale della sanità definisce l'invecchiamento attivo il processo in cui le opportunità di salute, partecipazione e sicurezza sono ottimizzate per migliorare la qualità della vita delle persone che invecchiano.

L'invecchiamento attivo consente alle persone di realizzare le loro potenzialità di benessere fisico, sociale e psichico durante l'intero arco della vita e di partecipare alla vita sociale, dando loro nel contempo una protezione, una sicurezza e cure adeguate nel momento in cui ne hanno bisogno.

Tra le possibili tipologie progettuali:

  • identificazione e prevenzione del disagio sociale e dell’esclusione sociale;
  • individuazione, conoscenza e accompagnamento di soggetti a rischio di esclusione sociale come ad esempio le persone senza dimora, i migranti e le persone con disabilità;
  • individuazione e promozione di azioni e modalità rivolte alla prevenzione del disagio minorile e giovanile;
  • promozione di forme di volontariato che prevedano il coinvolgimento dei giovani, sviluppando in tal modo esperienze educative e formative, di partecipazione sociale e di integrazione giovanile, di promozione della cittadinanza attiva e partecipata tra gli stessi giovani.

Le singole attività progettuali dovranno puntare al raggiungimento di obiettivi come la creazione e il consolidamento dei legami sociali all’interno di aree urbane o extraurbane disgregate; il miglioramento delle condizioni individuali e familiari di soggetti svantaggiati e vulnerabili o di soggetti che vivono in situazioni di marginalità ed esclusione sociale; l'agevolazione nell’espletamento di attività e nell’accesso e nella fruizione di servizi.

Per la presentazione dei progetti, le organizzazioni di volontariato potranno usufruire della consulenza gratuita dei Centri di Servizio per il Volontariato, in stretto contatto con il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali; informazioni e modelli delle dichiarazioni da allegare alle domande disponibili sul sito del Ministero.

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