(Fra.Ma.) - Definiti i criteri per l'erogazione delle risorse finanziarie di cui al Fondo per lo sviluppo e la capillare diffusione della pratica sportiva di cui all'art. 64, co. 1 del D.L. 22 giugno 2012, n. 83 conv. dalla L. 134/2012 con la pubblicazione del Decreto Interministeriale 25 febbraio 2013 sulla Gazzetta Ufficiale - Serie Generale n. 98 del 27 aprile 2013.Possono presentare i progetti e la relativa domanda di accesso alla ripartizione del Fondo, soggetti pubblici o enti che svolgono esclusivamente attività senza scopo di lucro e con finalità di promozione sportiva e di utilità sociale: enti pubblici; federazioni sportive riconosciuti dal CONI; associazioni e società sportivo dilettantistiche iscritte nel registro del CONI; enti di promozione sportiva riconosciuti dal CONI e associazioni e fondazioni che svolgono attività di promozione sportiva.
Potranno partecipare progetti destinati alla costruzione/completamento e/o alla ristrutturazione/messa a norma di strutture ubicate nelle regioni in cui la disponibilità di impianti per cittadinanza risulti inferiore alla media nazionale sulla base dì dati oggettivi forniti dal C.O.N.I.; progetti destinati alla costruzione/completamento al servizio di scuole e università; progetti destinati alla costruzione/completamento e/o alla ristrutturazione/messa a norma di strutture ubicate in territori colpiti da calamità naturali negli ultimi dicci anni (punti 30); progetti destinati alla costruzione/completamento e/o alla ristrutturazione/messa a norma di strutture adibite alla pratica di discipline sportive la cui diffusione, sulla base di dati forniti dal C.O.N.I., risulti in costante aumento negli ultimi cinque anni.
Il massimo finanziamento attribuibile a ciascun progetto, ammesso alla ripartizione, è:
- per importi fino ad € 100.000, pari al 100% del costo complessivo dell'intervento;
- per importi compresi tra € 100.000 ed € 600.000, non potrà superare la somma di € 100.000 più il 76% della quota eccedente € 100.000;
- per importi compresi tra € 600.000 ed € 1.000.000, non potrà superare la somma di € 480.000 più il 30% della quota eccedente € 600.000;
- per importi compresi tra € 1.000.000 ed € 1.500.000 non potrà superare la somma di € 600.000 più il 20% della quota eccedenle € 1.000.000;
- per importi superiori ad € 1.500.00 non potrà superare la somma di € 700.000 più il 10% della quota eccedente € 1.500.000.
La domanda con relativa documentazione deve essere inviata tramite PEC all'indirizzo:affariregionali@pec.governo.it ovvero spedita a mezzo raccomandala a/r alla Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento per gli affari regionali, il turismo e lo sport entro l'11 giugno 2013.
Opportunità di progettazione a giovani professionisti del territorio coadiuvati da tecnici senior è questo un importante faro che può irradiare il buio del disagio giovanile con l’auspicio della doverosa attenzione al bando da parte delle amministrazioni pubbliche, con il coinvolgimento dei tavoli dei piani sociali di zona, delle associazioni cittadine, per la riprova di maturità di un territorio capace di realizzare progetti validi nel tempo e nella piena condivisione.