Dopo il successo della prima edizione, torna all’Università del Salento la “Spaghetti bridge competition”, la gara studentesca che mette in competizione ponti fatti soltanto di pasta e colla. C’è tempo fino al 7 marzo 2014 per partecipare a questa seconda edizione, organizzata nell’ambito della Facoltà di Ingegneria dell’Ateneo salentino dal professor Giorgio Zavarise.
Le regole sono semplici: utilizzare soltanto pasta (più spesso spaghetti o bucatini, ma anche altri formati) e colla per realizzare ponti in grado di reggere carichi via via crescenti. Vince il ponte che resiste di più. La gara, che si tiene da anni in numerose Università degli Stati Uniti (en.wikipedia.org/wiki/Spaghetti_bridge), suggerisce agli studenti che si può “imparare divertendosi”: «La Facoltà di Ingegneria da tempo è nota per iniziative di questo genere», sottolinea il professor Zavarise, «Si tratta di esperimenti divertenti ma soprattutto utili. Nel nostro caso, miriamo a far comprendere in modo giocoso ma estremamente efficace il comportamento delle strutture sotto l’azione di carichi».
Con l’obiettivo di diventare il riferimento nazionale per questo tipo di competizione, quest’anno la partecipazione è stata aperta agli studenti di Ingegneria di tutte le Università italiane e, con graduatoria a parte, ai laureati in Ingegneria all’Università del Salento. Ulteriori informazioni, il regolamento 2014 e moltissimo materiale sulla passata edizione sono disponibili sul nuovo sito web spaghettibridge.unisalento.it. I video della prima edizione, inoltre, sono disponibili su Facebook e sul canale YouTube di UniSalento www.youtube.com/user/UniSalento.
Anche quest’anno l’azienda Granoro ha garantito il sostegno alla manifestazione, sia con un contributo economico, sia – ecco la novità - con una originale forma di beneficenza: su proposta del professor Zavarise, la Granoro ha accettato infatti didonare un chilo di pasta per ogni chilo di resistenza dei ponti, fino al un massimo di cinque quintali. La donazione sarà destinata a due enti benefici: l’associazione di volontariato “Un mondo di Bene”, che opera sia in Italia che nello Sri Lanka, e la “Comunità Emmanuel” di Lecce, che opera a sostegno dei minori, delle famiglie in difficoltà e su tanti altri fronti. «Università e industria assieme, quindi, per offrire non solo scuola di scienza», conclude il professor Zavarise,«ma anche scuola di vita. La sfida per i nostri studenti è di partecipare numerosi, per arrivare tutti assieme ai 500 chili di resistenza totale».
L’esposizione dei modelli e le prove di resistenza sono in programmai l 21 marzo 2014, a partire dalle ore 9, nell’aula Y1 dell’Edificio “Angelo Rizzo” (complesso Ecotekne, via per Monteroni, Lecce).