Semaforo rosso all’accesso al regime dei “minimi” per il contribuente che nello stesso periodo d'imposta ha un’attività individuale e contestualmente partecipa a una società di persone o a un’associazione, anche se in quello stesso lasso di tempo la partecipazione viene dismessa.
Sono questi alcuni dei chiarimenti forniti dall’Agenzia delle Entrate con la risoluzione n. 146/E di oggi, che prende le mosse dalla richiesta di una contribuente che nello stesso periodo d’imposta ha dismesso la sua partecipazione a una società e ha continuato a esercitare in proprio l’attività, chiedendo di potersi avvalere del regime per i “piccoli”.
In particolare, il documento di prassi si sofferma sulle ragioni per cui resta ferma l’esclusione dal regime agevolato. L’intento è quello di evitare che redditi appartenenti alla stessa categoria, d’impresa o di lavoro autonomo, conseguiti nello stesso periodo d’imposta e imputabili allo stesso contribuente, siano assoggettati a due diversi regimi di tassazione.
Infatti, il reddito prodotto come contribuente minimo non concorre alla formazione del reddito complessivo da assoggettare a tassazione secondo il dettato del Tuir, ma è determinato con il principio di cassa e soggetto a un’imposta sostitutiva del 20 per cento. Il testo della risoluzione è disponibile sul sito www.agenziaentrate.gov.it.