Da lunedì 16 febbraio i nuovi finanziamenti a tasso zero fino all’80%. Il restante 20% a fondo perduto in alcune aree. Entrano nel vivo le nuove norme per il sostegno alle start-up innovative, per le quali il Ministero dello Sviluppo economico (Mise), attraverso il programma Smart&Start gestito da Invitalia, ha messo a disposizione 250 milioni di euro.
Il DM 24 settembre 2014, ha rinnovato le agevolazioni estendendole all’intero territorio nazionale. I requisiti che qualificano un’impresa come "start-up innovativa" sono indicati dall’ art. 25 del D.L. 179/2012.
Il DM 24 settembre 2014, ha rinnovato le agevolazioni estendendole all’intero territorio nazionale. I requisiti che qualificano un’impresa come "start-up innovativa" sono indicati dall’ art. 25 del D.L. 179/2012.
Le novità
- - l’erogazione delle risorse che, per la prima volta, avverrà su tutto il territorio nazionale;
- - il valore del sostegno, che copre attraverso un finanziamento a tasso zero, fino all’80% i progetti dal valore compreso tra 100.000 e 1.500.000 di euro, presentabili sia da soggetti che ancora non hanno avviato attività d’impresa, che da imprese innovative con meno di 48 mesi di vita;
- - il 20% del finanziamento può diventare un fondo perduto in presenza di programmi realizzati in Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sardegna, Sicilia e nel Territorio del cratere aquilano;
- - introdotta una corsia preferenziale per le domande che vedono l’intervento di un investitore qualificato per almeno il 30% del valore del progetto.
La richiesta dei finanziamenti è del tutto paperless, attraverso il portale di Invitalia (http://www.smartstart.invitalia.it/site/smart/home.html), e prevede tempi rapidissimi per la valutazione. Da lunedì 16 febbraio u.s. è possibile iniziare a compilare la domanda, caricare sulla piattaforma i piani d’impresa e la documentazione richiesta.
È, inoltre, alle battute finali la partnership con ABI che dovrebbe garantire la gestione automatica di tutte le spese fatturabili, esentando quindi le start-up finanziate dalla gestione di partite finanziariamente costose, come gli anticipi dell’IVA. È allo studio un meccanismo semplificato per gestire il rapporto tra le start-up, gli istituti di credito e il Fondo Centrale di Garanzia per facilitare l’accesso a risorse per il circolante. Smart&Start si caratterizza comunque come il primo di una serie di interventi su cui il Mise sta lavorando, insieme ad altri importanti attori istituzionali, per dar vita ad una piattaforma nazionale per il venture capital, che valorizzi l’integrazione tra gli strumenti disponibili lungo tutto il ciclo di vita di un’impresa: dal seed capital, allo start-up capital, fino al second-round e al private equity. (Fonte: Governo Italiano)
Riferimenti: