Sabato, 23 Novembre 2024

Gli studi di settore guardano al federalismo fiscale


Spazio ai rappresentanti dei Comuni negli Osservatori regionali

Gli studi di settore guardano al federalismo fiscale
Tutto pronto per l’operazione di restyling, in chiave federale, degli studi di settore che segnano un passo avanti ulteriore nel processo di adeguamento alle realtà economiche locali. E’ stato pubblicato il 3 luglio, infatti, il Provvedimento del Direttore dell’Agenzia delle Entrate con il quale si dà il via libera alla partecipazione effettiva dei Comuni all’elaborazione degli studi di settore, tramite l’inserimento di rappresentanti dell’Anci negli Osservatori regionali.
Studi di settore in linea con il federalismo fiscale - Al fine di assicurare la partecipazione attiva dei Comuni alla fase di individuazione, nell’ambito territoriale della Regione, dell’eventuale esistenza di specifiche condizioni d’esercizio delle attività economiche a livello locale, sarà quindi ora garantita la presenza permanente di un rappresentante dell’Associazione nazionale dei Comuni italiani all’interno degli Osservatori regionali. Integrazione questa cui si aggiunge anche la nomina di due rappresentanti dell’Associazione Nazionale dei Comuni Italiani nella Commissione degli Esperti, con il risultato che, in funzione dell’attuazione del federalismo fiscale, la predisposizione degli studi di settore risulterà progressivamente sempre più in linea e aperta nel recepire le differenziazioni territoriali che incidono in modo significativo sui modelli organizzativi delle diverse attività economiche.
Modalità di scelta dei rappresentanti dei Comuni - I due rappresentanti dell’Associazione Nazionale dei Comuni Italiani che prenderanno parte ai lavori nell’ambito della Commissione degli Esperti saranno nominati con successivo decreto ministeriale su segnalazione della stessa Anci, mentre l’integrazione di un rappresentante all’interno degli Osservatori regionali sarà garantita dal Direttore dell’Agenzia delle Entrate.
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