Venerdì, 22 Novembre 2024

Museo diffuso di Cavallino, domenica visita guidata per il “maggio salentino”


Un processo di riscoperta delle proprie radici apprendendo le trasformazioni che l’uomo e la natura hanno apportato al paesaggio...

Museo diffuso di Cavallino, domenica visita guidata per il “maggio salentino”

Nell’ambito del “Maggio Salentino”, il Museo Diffuso di Cavallino dell’Università del Salento apre le porte per “Una mattina al Museo Diffuso”: una visita guidata alla scoperta dell’antica città messapica e del paesaggio in cui è immersa. A cura di Grazia Semeraro e Corrado Notario, l’appuntamento è per domenica 10 maggio 2015 dalle ore 10 e alle ore 12, con ingresso in piazza Fratelli Cervi a Cavallino (Lecce).

 

> Il Museo Diffuso di Cavallino
Il Museo Diffuso di Cavallino nasce nel 2003 sull’area di un importante insediamento messapico già individuato nella seconda metà dell’800 da Sigismondo Castromediano. Il sito è stato occupato più o meno stabilmente dal XVI-XV secolo avanti Cristo ai primi decenni del V secolo avanti Cristo. A un primo insediamento capannicolo succede, verso la metà del VI secolo avanti Cristo, un abitato complesso organizzato per quartieri abitativi comprensivi di opere di canalizzazione, recintato da mura per un’estensione di 79 ettari.
 
Il Museo Diffuso di Cavallino oggi, andando oltre il semplice dato archeologico, è il luogo in cui la comunità che vive nel territorio può riconoscersi seguendo un processo di riscoperta delle proprie radici apprendendo le trasformazioni che l’uomo e la natura hanno apportato al paesaggio.
 
L’accesso al Museo Diffuso è caratterizzato da una terrazza artificiale, alta 10 metri, denominata “Balcone sulla Storia”, molto utile per la comprensione del sito archeologico e del paesaggio che caratterizza il centro di Cavallino. L’area è interamente servita da un sistema di percorsi di visita pedonali e ciclabili, studiati per consentire il collegamento dell’abitato antico con quello moderno, completati con elementi d’arredo quali cestini porta-rifiuti, panchine, leggii e isole segnaletiche.
 

La passeggiata è arricchita dalla presenza non solo di strutture antiche, ma anche da elementi paesaggistici che fanno parte del recente passato collegabile alla tradizione contadina.

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