"Il Social Act fa un altro importante passo in avanti: con la riforma - sottolinea il ministro Poletti- si definiscono misure per favorire la partecipazione attiva e responsabile delle persone, con importanti elementi di novità per tutto il mondo dell'associazionismo, compresa l'impresa sociale; senza dimenticare l'introduzione del Servizio civile universale, cioè aperto a tutti e su base volontaria, per offrire ai giovani tra i 18 ed i 28 anni l'opportunità di realizzare esperienze di solidarietà, inclusione sociale, cittadinanza attiva il cui valore formativo possa essere riconosciuto in ambito universitario e nel lavoro".
"La riforma –sottolinea il sottosegretario on. Luigi Bobba- è un'altra sfida vinta. Un percorso ad ostacoli durato circa due anni e fatto di dialogo, audizioni, coinvolgimento, ma che credo raccolga le istanze che le associazioni, le cooperative, le imprese sociali, gli enti e i giovani ci hanno trasmesso. Le novità sono davvero tante, penso alla riforma dei Centri di Servizio per il Volontariato, oppure all'introduzione di misure agevolative volte a favorire gli investimenti delle imprese e delle cooperative sociali, all'istituzione del Servizio Civile Universale, alla revisione dei criteri di accesso all'istituto del 5 per mille, alla nascita della Fondazione Italia Sociale".
Anche il nostro Paese predispone uno strumento universalistico capace di coinvolgere e far agire insieme istituzioni e organizzazioni sociali che guarda a tutti i cittadini per la lotta alla povertà. "Con questo intervento - aggiunge il ministro Poletti - si dà un importante sostegno alla costruzione di un buon futuro dell'Italia fondato su una società inclusiva".