Sabato, 23 Novembre 2024

Meno Cassa integrazione in ottobre, trend congiunturale - 10%



Meno Cassa integrazione in ottobre, trend congiunturale - 10%

E' calata del 10% la richiesta congiunturale di cassa integrazione in ottobre. Infatti, nel mese scorso, le aziende italiane hanno ottenuto l'autorizzazione per 94,7 milioni di ore di cig (cassa integrazione guadagni), contro quasi 105 milioni di ore autorizzate nel mese di settembre: -9,72%. Si tratta di un dato stagionale anomalo.

Negli ultimi cinque anni, infatti, il ricorso alla cassa integrazione nel corso del mese di ottobre è sempre stato maggiore rispetto al mese di settembre; quest'anno il dato congiunturale (ottobre su settembre) si dimostra di segno opposto. "La forte frenata delle autorizzazioni di cig in ottobre rappresenta un indicatore importante della dinamica dell'economia italiana - sostiene Antonio Mastrapasqua, presidente dell'Inps – infatti, l'andamento stagionale ci poteva far prevedere un incremento congiunturale di ore autorizzate di cig in ottobre. E’ sempre stato così negli ultimi anni, non è stato così nell’ottobre 2009. Vuol dire che le aziende italiane hanno avvertito una positiva scossa produttiva rispetto al mese di settembre.

C'è più necessità di lavoro oggi, ad autunno inoltrato, rispetto al periodo immediatamente successivo alla pausa estiva". L'unica voce che tra settembre e ottobre registra un incremento, riguarda la cig in deroga, che da poco più di 16 milioni di ore (in settembre), passa in ottobre a poco meno di 18 milioni (+10%). Tutti gli altri indicatori sono in flessione: cala la cig ordinaria (-16,88% ottobre su settembre), resta pressoché stabile la cig straordinaria non in deroga (+1,7%), cala sensibilmente la cig in edilizia (-25,18%). “Il sistema degli ammortizzatori sociali tiene bene - aggiunge Mastrapasqua – e la crescita della cig in deroga dimostra l'efficace copertura assicurata a una platea di beneficiari, aziende e lavoratori, che hanno trovato lo strumento idoneo per affrontare la crisi. Il confronto con i dati dello scorso anno sono viziati anche per questo istituto sostanzialmente innovativo, non presente lo scorso anno e che da solo vale circa il 15% delle richieste di cig in ottobre.

Inoltre, il costante ricorso alla cig ordinaria, senza impennate della straordinaria, dimostra che i correttivi normativi introdotti nel corso di quest'anno anche per la gestione della cigo, stanno consentendo alle aziende di far ricorso agli ammortizzatori sociali, mantenendo i posti di lavoro". Con riferimento al valore assoluto, nel mese di ottobre 2009, l’aumento percentuale delle ore di cig autorizzate si mantiene a tre cifre rispetto allo stesso mese del 2008, quando le ore autorizzate furono 22,4 milioni: l'incremento tendenziale è stato quindi del 322%, con un picco per la cig in deroga (+700%) e per la cig ordinaria (+419%). In totale, dall'inizio dell'anno, sono state autorizzate 716,7 milioni di ore di cig, contro 166,7 milioni di ore dello stesso periodo del 2008 (+330%).

"Oltre al dato congiunturale, ci sono segnali confortanti che vengono da alcuni settori produttivi, ad esempio dall'edilizia” - aggiunge il presidente dell'Inps, Mastrapasqua - “infatti, se si guarda al mese di ottobre appena trascorso e lo si confronta con l'ottobre 2008 si nota che in molte regioni il ricorso alla cig in edilizia è diminuito anche rispetto all’anno scorso. Dal Veneto alla Liguria, dal Friuli Venezia Giulia alle Marche la variazione tendenziale è negativa. Vuol dire che oggi si lavora di più che nel 2008. Non si tratta di trovare a tutti i costi i segni di ripresa, così come non si tratta di insistere a cercare i segnali di difficoltà; si tratta piuttosto di individuare, tramite le indicazioni fornite dal ricorso alla cig, i sintomi di dinamismo del mercato, e questi per fortuna non mancano".

Segnali confortanti anche dalle domande di disoccupazione e di mobilità nel mese di settembre, l’ultimo dato disponibile. Sono 90mila le nuove richieste nel primo caso, circa 4.500 nel secondo. Nel caso della mobilità si conferma il progressivo calo di domande (erano più di cinquemila in agosto); nel caso delle domande di disoccupazione si registra un prevedibile aumento stagionale (in agosto erano state presentate oltre 60mila domande), che resta assai inferiore (circa il 10% in meno) al trend manifestatosi nei primi mesi della crisi: da ottobre 2008 erano state stabilmente circa 100mila al mese.

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