Nei primi dieci mesi dell’anno, l’Inps ha incassato 109,4 miliardi di euro per contributi e altre riscossioni. Quasi 4 miliardi derivano da recupero crediti. “Si tratta di una conferma della solidità economico-finanziaria dell’Istituto, che nonostante la difficile congiuntura economica riesce ad essere in linea con le riscossioni del 2008 e addirittura migliora le previsioni formulate per quest’anno”: è il commento del presidente dell’Inps, Antonio Mastrapasqua, nel comunicare i dati della gestione di cassa gennaio-ottobre 2009.
Nel dettaglio, gli incassi dell’Inps in questi primi dieci mesi dell’anno sono cresciuti dello 0,4% rispetto alle previsioni definite all’inizio dell’anno; e rispetto agli incassi dello stesso periodo del 2008 (quindi prima che la crisi economica producesse i suoi effetti), si segnala solo un leggero segno meno: -0,8%. “E’ un dato che ci permette di fare due considerazioni, entrambe positive – aggiunge Mastrapasqua – la prima riguarda la buona tenuta del sistema delle imprese e del lavoro in Italia: non c’è stato nessun decremento contributivo. Gli incassi dell’Inps sono un segnale non marginale della capacità del sistema economico nazionale di mantenere il regolare flusso di pagamento degli obblighi contributivi. D’altro canto è giusto sottolineare lo sforzo compiuto dall’Inps per recuperare i crediti. Sotto questa voce, da gennaio a ottobre, sono stati iscritti a bilancio 3,8 miliardi, che vuol dire il 74,4% in più rispetto allo stesso periodo dello scorso anno”.
I segnali di un’economia che resta vitale non vengono solo dalla capacità contributiva delle aziende, ma anche dal dato mensile sul tiraggio della cassa integrazione. Da gennaio a settembre (l’ultimo dato disponibile per il “tiraggio”) le imprese che si sono viste autorizzare le ore di cig hanno poi utilizzato solo il 63,7% di quanto richiesto. Lo scorso anno, nello stesso periodo, la propensione al consumo del monte ore richiesto era molto più alto e sfiorava il 79,5%. “E’ la conferma di un atteggiamento che le imprese italiane hanno adottato fin dall’inizio di questa crisi economica – conclude il presidente dell’Inps, Antonio Mastrapasqua – e cioè fare scorta di cig, ben al di là dell’effettivo immediato utilizzo. Oltre il 35% delle richieste autorizzate fino a tutto settembre (circa 622 milioni di ore tra cassa ordinaria, straordinaria e in deroga) non sono state utilizzate. Vuol dire che l’attività produttiva non si è fermata; o comunque non ha rallentato come si temeva al momento della richiesta di cig. E questo dato di oggi si aggiunge a quello della scorsa settimana, che registrava un forte decremento congiunturale delle richieste di cig in ottobre: -9,72% rispetto a settembre”.