Fa passi in avanti la lotta all’evasione fiscale in collaborazione con i Comuni sulla strada del federalismo fiscale. Dopo i primi mesi di rodaggio, crescono le segnalazioni di sospetta evasione da parte degli enti locali sapientemente istruiti dagli 007 del Fisco.
Il primo importante risultato è rappresentato dai 3,6 milioni di maggiore imposta accertata grazie alle segnalazioni trasmesse dai Comuni all’Agenzia delle Entrate.
È questo quanto emerso in occasione della conferenza stampa in cui sono stati illustrati i primi risultati del Protocollo d’intesa antievasione firmato da Agenzia delle Entrate, Anci e Ifel.
“Sono già oltre 3mila le segnalazioni che abbiamo ricevuto – ha dichiarato il direttore dell’Agenzia delle Entrate, Attilio Befera – un aiuto importante dal mondo degli enti locali che ci ha permesso di individuare con più efficacia diverse tipologie di fenomeni evasivi, soprattutto quelli legati all’urbanistica e al territorio, che costituiscono, infatti, circa il 70 per cento delle segnalazioni”.
In particolare, sono state 3.216 le segnalazioni qualificate trasmesse dai Comuni agli uffici dell’Agenzia delle Entrate, di queste, 404 hanno già prodotto avvisi di accertamento per un importo pari a 3,6 milioni di euro di maggiore imposta accertata e le restanti 2.812 sono in corso di lavorazione da parte dell’Agenzia delle Entrate.
L’obiettivo comune del Protocollo è quello di sistematizzare il coinvolgimento dei Comuni nella lotta all’evasione, rendere l’attività di controllo sempre più capillare e implementare tutti gli strumenti e le azioni necessarie per favorirla e accelerarla.
“Ci siamo riusciti – ha dichiarato il segretario generale dell’Anci, Angelo Rughetti – e i primi risultati lo dimostrano, attraverso la creazione di un team di esperti antievasione, formazione a tutto campo, check list per segnalazioni mirate e costante monitoraggio sui risultati dell’azione segnaletica dei Comuni”.
I risultati raggiunti sono anche frutto della condivisione del know-how. L’Agenzia delle Entrate ha già realizzato una serie di corsi di formazione a cascata per il personale comunale, un percorso formativo che interesserà tutte le regioni e si concluderà entro giugno 2010.
L’unione fa la forza anche per il team antievasione appositamente creato in occasione del Protocollo. Otto esperti altamente qualificati, provenienti per metà da Anci ed Ifel e per l’altra metà dall’Agenzia delle Entrate, specializzati nei processi di verifica e accertamento comunale ed erariale, banche dati e informatica, lavorano in gruppo per definire i piani d’azione da mettere in campo per realizzare a pieno gli obiettivi dell’intesa.