L’Inps riafferma la propria volontà di proseguire nel processo di dismissione del patrimonio immobiliare di sua proprietà, così come previsto dalla vigente normativa.
“La dismissione del patrimonio immobiliare continua ad essere una delle priorità nell’azione dell’Istituto – sottolinea il presidente Mastrapasqua - e proseguirà secondo quanto stabilito dalle attuali disposizioni in materia, in particolare seguendo le modalità e le condizioni previste dall’art. 43 bis della legge 14 del 2009”.
In questa prospettiva, l’Inps rinnova la propria disponibilità ad incontrare le associazioni che rappresentano gli inquilini per affrontare congiuntamente le problematiche inerenti all’alienazione degli immobili, disponibilità già concretamente manifestata con la comunicazione del 10 febbraio che il presidente Mastrapasqua ha indirizzato all’Unione Inquilini, invitandola a concordare le date per un incontro con i dirigenti dell’Istituto.
L'ente previdenziale, inoltre, tiene ad effettuare delle precisazioni in merito alle indicazioni pubblicate oggi da Il Sole 24 Ore.
Contrariamente a quanto indicato oggi dalla testata, la situazione patrimoniale generale dell’Inps evidenzia un avanzo patrimoniale netto di 39,3 miliardi.
Il dato è desumibile dal Bilancio consuntivo 2008 ed è rilevabile anche nella Relazione della Sezione controllo enti della Corte dei conti diffusa ieri.
I 123,4 miliardi di deficit patrimoniale attribuiti nell’articolo alla situazione patrimoniale complessiva dell’Istituto si riferiscono invece al solo Fondo pensioni lavoratori dipendenti.
Al riguardo, è appena il caso di ricordare che, in base all’art. 21 della legge n. 88 del 1989, tale Fondo fa parte del Comparto lavoratori dipendenti che chiude l’anno 2008 con un avanzo patrimoniale complessivo di 52,4 miliardi.