Domenica, 24 Novembre 2024

Lo Spinuso denuncia: oltre 600 lavoratori di Teleperformance a rischio licenziamento



Lo Spinuso denuncia: oltre 600 lavoratori di Teleperformance a rischio licenziamento

Sono ben 674 i lavoratori tarantini che rischiano il loro posto di lavoro perché ritenuti strutturalmente eccedenti rispetto alle esigenze aziendali. Nel 2007 erano stati stabilizzati con delle assunzioni a tempo indeterminato effettuate tramite i fondi P.O.R. Puglia 2000/2006 ai sensi della L. 407

 

“Siamo alle solite – afferma in una nota il consigliere regionale Pdl Pietro Lospinuso – le imprese  usufruiscono di contributi pubblici e di sgravi fiscali e terminato il periodo utile, effettuano licenziamenti e gettano nella disperazione centinaia di famiglie e migliaia di persone”.

 

“In questo momento occorre la mobilitazione di tutte le istituzioni, forte e determinata, per evitare che la scelta di politica industriale della Teleperformance trovi attuazione. Ognuno, per quanto di sua competenza, deve impegnarsi per evitare che 674 cittadini ionici perdano il loro posto di lavoro che, in alcuni casi, è l’unica fonte di reddito delle famiglie”.

“Anche per questo – prosegue il consigliere - chiederò ai parlamentari del Pdl di proporre una legge volta a regolare il mercato delle commesse in outsourcing. Oggi nel settore dei Call Center i lavoratori sono carne da macello. Grandi aziende a partecipazione statale (sul quale è stata identificata una buona parte di eccedenza di lavoratori di Teleperformance a rischio licenziamento), giocano con assegnazioni di appalti a prezzi bassissimi facilitando così la precarizzazione del lavoro. Sono committenti che di fatto invogliano le aziende ad intraprendere rapporti contrattuali a progetto. A seguito delle famose Circolari dell'ex Ministro Damiano il lavoro di "assistenza clienti" ovvero l'inbound deve essere inquadrato esclusivamente nella chiave di lavoro subordinato (a tempo determinato o indeterminato). Invece, in molte realtà del nostro paese alcuni competitor sguazzano in un improvvisato far west del Terzo millennio! E' importante di conseguenza stabilire le regole volte a creare clausole di salvaguardia nei contratti stipulati tra committenza ed outsourcing. Solo a titolo esemplificativo e per rendere più chiaro il concetto, di fatto ad oggi i committenti forniscono, solitamente, una previsione mensile/settimanale dei volumi di traffico smistati ai singoli outsourcing partner, poi questi ultimi in funzione di tali comunicazioni provvedono a pianificare la presenza del personale. Spesso, anche con scarse 24 ore, provvedono a rettificare le precedenti comunicazioni obbligando i partner alla richiesta di straordinario (con ovvia sospensione di ferie e permessi di ogni genere) oppure obbligandoli, di fatto, alla messa in ferie forzate del proprio personale”.

“Tutto ciò è fatto senza neanche fornire le condizioni per garantire i giusti preavvisi previsti dal CCNL delle Telecomunicazioni e dalle sentenze e norme in materia di orario di lavoro. La attuale contingenza è aiutata dal contesto sregolato del mercato, ma è soprattutto imperniata dalla perdita delle agevolazioni previste dalla L. 407 che prevede lo sgravio del 100% nelle aree depresse sui contributi/lavoratore da versare all'Inps”.

“Per tornare ai licenziamenti annunciati dal Teleperformance- conclude Lo Spinoso - da giugno prossimo e progressivamente, i lavoratori di Teleperformance compiranno 3 anni dall'assunzione a tempo indeterminato perdendo così l'applicazione delle predette agevolazioni con un’impennata dei costi del personale pari a circa 7milioni di euro compresi nel periodo giugno-dicembre 2010”.

 

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