Inps, Agenzia delle Entrate ed Equitalia per la prima volta definiscono obiettivi comuni per la lotta all’evasione. E fissano per il 2010 il raggiungimento di incassi per 16,6 miliardi di euro da riscuotere tra imposte, tasse e contributi non pagati.
Ieri pomeriggio per la prima volta si sono riuniti i vertici nazionali e i direttori regionali dei due maggiori enti impositori, Inps e Agenzia delle Entrate e dell’agente di riscossione, Equitalia. L’incontro ha portato all’indicazione di un obiettivo comune e condiviso nella lotta all’evasione, da raggiungersi attraverso l’azione coordinata tra i tre partner a livello centrale, ma soprattutto con il più efficace coordinamento a livello territoriale. L’esigenza condivisa dai tre partner è quella di incrementare fortemente le capacità di controllo, nonché la reattività e tempestività di attivazione dei canali di riscossione coattiva, unitamente a quelli di definizione del debito fiscale o contributivo, prima dell’intervento dell’agente di riscossione.
L’obiettivo 2010 di 16,6 miliardi si propone un incremento di circa il 20% rispetto ai risultati pur eccezionali conseguiti separatamente dall’Agenzia delle Entrate (9,1 miliardi, +32.% sul 2008) e dall’Inps (4,6 miliardi di euro, +66% sul 2008).
L’azione integrata di Inps e Agenzia delle Entrate, insieme ad Equitalia, mira non solo a colpire l’evasione, ma vuole essere un segnale di amplificazione del controllo per prevenire i comportamenti evasivi.
Incontri sistematici saranno programmati per valutare l’allineamento dei risultati ottenuti in corso d’anno rispetto alle previsioni e gli eventuali aggiustamenti o ulteriori iniziative integrate da porre in essere.