Il Ministero della Giustizia ha pubblicato un avviso relativo all’assunzione di 240 disabili, su tutto il territorio nazionale, per la figura professionale di operatore giudiziario B1 (area II, fascia economica 1 del C.C.N.L. 2006/2009), mediante richiesta numerica, alle Province, di avviamento a selezione.
La provincia di Lecce risulta scoperta di 4 unità (1 alla Corte d’appello di Lecce, 1 al Tribunale di Lecce, 1 alla Procura della Repubblica di Lecce, 1 al Tribunale di Sorveglianza di Lecce), per le quali non è necessario inoltrare candidatura, ma verranno avviati numericamente i primi quattro nominativi utili inseriti nella graduatoria provinciale vigente.
I requisiti sono: possesso del diploma di licenza di scuola media, cittadinanza italiana, requisito delle qualità morali e di condotta irreprensibili, non essere stato escluso dall’elettorato attivo o destituito o dispensato dall’impiego presso una pubblica amministrazione. I candidati ammessi dovranno sostenere una prova di idoneità consistente nella digitazione su computer di un brano di 25 righe in 20 minuti.
“Il bando del Ministero della Giustizia con il quale si avvia l’assunzione obbligatoria di personale disabile è un segnale importante e positivo, anche se non rappresenta una sterzata al quadro occupazionale salentino e, in particolare, rispetto a quello delle categorie protette che, in provincia di Lecce, conta circa 22mila iscritti”, evidenzia l’assessore alle Politiche del lavoro e alla Formazione professionale Ernesto Toma. “Quello che intendo, invece, evidenziare è la prontezza dell’attuazione e della gestione dell’applicazione della legge 68/99 da parte della Provincia di Lecce, con l’impegno dei suoi Uffici e dei Centri per l’impiego, in un lavoro propedeutico prezioso nell’espletamento della fase istruttoria e della selezione dei disoccupati, in particolar modo, di quelli più deboli e con minori possibilità di trovare un posto di lavoro”.
“Siano fondi di provenienza comunitaria, ministeriale, regionale o provinciale, la Provincia di Lecce si sta impegnando a dare pronte e competenti risposte nel settore del lavoro e della formazione professionale, come in questo caso, ma anche in occasione di altre misure di intervento atte a favorire l’imprenditoria o l’occupazione giovanile, come quelle relative ai programmi Welfare to work e Arco”.