Domenica, 24 Novembre 2024

Sicurezza sui luoghi di lavoro, negozi e pub coinvolti con l’iniziativa “Il casco non basta. Tu puoi fare la differenza”



Sicurezza sui luoghi di lavoro, negozi e pub coinvolti con l’iniziativa “Il casco non basta. Tu puoi fare la differenza”

In attesa della Conferenza nazionale del Comitato Paritetico Territoriale, che porterà nel capoluogo salentino circa 500 persone provenienti da tutta Italia, è partita a Lecce e in provincia una campagna di sensibilizzazione a cura del Cpt di Lecce con la consulenza della Cooperativa PAZ. Una campagna di comunicazione tradizionale (manifesti, inserzioni e spot) e non convenzionale. Gli strumenti di sensibilizzazione saranno proprio i caschi antinfortunistici, sui quali verrà applicato un adesivo con lo slogan della campagna di comunicazione “Il casco non basta. Tu puoi fare la differenza” e sono stati consegnati ai commercianti del centro di Lecce assieme ad una locandina che spiga l'iniziativa. I caschi sono posizionati nelle vetrine, sui manichini o sui banconi.

 

Abbiamo più volte sostenuto quanto il problema della sicurezza sul lavoro riguarda tutti i cittadini e non solo i “lavoratori” di determinati settori”, sottolinea il Presidente del Cpt Lecce Valentino Nicolì. “Il problema delle morti e degli infortuni sul lavoro è un problema che direttamente o indirettamente coinvolge chiunque. Le iniziative di sensibilizzazione negli anni si sono moltiplicate, le campagne di comunicazione integrata molto meno. Nell'immaginare che tipo di comunicazione attivare ci siamo posti la seguente domanda: come riuscire a creare un coinvolgimento emotivo ma anche concreto da parte di tutti i cittadini? Un ulteriore elemento problematico e comunicativo che merita una riflessione è legato al fatto che nel sensibilizzare gli operai del settore edile sul tema della sicurezza sul lavoro, spesso si fa riferimento all'uso del casco antinfortunistico che, oggi, è divenuto il simbolo di un atteggiamento sicuro sul lavoro. In molti iniziano a pensare che sia sufficiente indossare un casco per non rischiare la vita, perdendo di vista quello che è il vero obiettivo da raggiungere e cioè una maggiore cultura della sicurezza in senso lato. Anche i giornalisti in alcune circostanze, nel raccontare una morte o un incidente sul lavoro, sottolineano che l'operaio è morto o è rimasto infortunato pur indossando il casco evidenziando la stranezza dell'avvenimento. Parole che fanno riflettere e che in certi casi veicolano un messaggio indiretto del tipo: pur indossando il casco l'incidente si è verificato per cui si tratta di una fatalità, doveva accadere. Per far emergere questo problema e per iniziare a veicolare una informazione di impatto comunicativo alto che vada nella direzione opposta abbiamo voluto individuare un messaggio alternativo per alzare il livello della comunicazione e farlo coinvolgendo l'intera comunità”.

 

Partendo dal presupposto: siamo tutti coinvolti, ognuno di noi può fare la differenza nell'affrontare il problema delle morti e degli infortuni sul lavoro il Cpt di Lecce ha coinvolto, anche grazie alla collaborazione di alcune associazioni di commercianti leccesi (tra le quali l'Associazione “La Ferula”) anche i locali notturni (bar, pub, pizzerie), per intercettare una tipologia di interlocutore “giovane” rappresentata in certi casi da ragazzi appena entrati nel mondo del lavoro, in altri casi da ragazzi che non hanno ancora avuto un primo impiego perché studenti o disoccupati. “I giovani rappresentano un interlocutore fondamentale nel comunicare e sensibilizzare sul tema della sicurezza sul lavoro”, precisa il vice presidente del Cpt di Lecce Alessio Colella. “Abbiamo quindi realizzato e fatto affiggere un adesivo che, in collaborazione con i gestori dei locali, è stato applicato sullo specchio del bagno e che raffigura un casco, di dimensioni reali, posizionato ad una altezza media tale da creare l'effetto ottico di indossare il casco in chi si specchia, abbinando a questo effetto il messaggio di sensibilizzazione. Il nostro intento, a ridosso della Conferenza Nazionale dei CPT è quello di coinvolgere tutta la cittadinanza salentina in questa che è una battaglia da vincere: la lotta contro le morti sul lavoro. Perché l'impegno ma soprattutto il coinvolgimento di tutti può fare la differenza, può salvare delle vite”.

 

 

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