Sconto possibile anche oltre i 200mila euro per le imprese-sponsor che destinano spese di pubblicità alle associazioni e società sportive dilettantistiche. Nessun limite massimo, infatti, si applica alla deducibilità integrale prevista dalla norma per le somme corrisposte. Lo precisa la Risoluzione 57/E dell’Agenzia delle Entrate diffusa oggi.
Una novità positiva questa anche per il mondo sportivo dilettantistico in vista della ripresa dell’attività. Migliaia di piccoli club, infatti, potranno ora reperire con maggiore facilità, grazie alle sponsorizzazioni, i fondi necessari, per esempio, per l’iscrizione e la partecipazione ai vari campionati.
Deducibilità integrale oltre la “presunzione assoluta” - L’importo massimo pari a 200mila euro, introdotto dalla Finanziaria 2003 istitutiva dell’incentivo, spiega il documento di prassi, introduce una “presunzione assoluta” circa la natura delle somme erogate che costituiscono, quindi, in ogni caso ed entro tale limite, spese di pubblicità integralmente deducibili dal reddito d’impresa. Pertanto, prosegue la Risoluzione, nel caso in cui il soggetto erogante versi alle società e associazioni sportive dilettantistiche un corrispettivo superiore al limite annuo complessivo di 200mila euro, la somma in eccesso sarà comunque deducibile da parte dell’impresa erogante, a condizione che sussistano i requisiti richiesti per fruire dell’agevolazione
Disco verde alla deducibilità integrale, paletti fermi sui requisiti – La deducibilità integrale per le spese di pubblicità, quindi, indipendentemente dall’importo resta strettamente subordinata alla sussistenza delle seguenti condizioni:
? i corrispettivi erogati devono essere necessariamente destinati alla promozione dell’immagine o dei prodotti del soggetto erogante;
? a fronte dell’erogazione delle somme deve essere riscontrata una specifica attività del beneficiario della medesima erogazione.
La reclame fa la differenza - In pratica, si tratta di spese sostenute dall’impresa–sponsor con l’obiettivo di reclamizzare i prodotti dell’azienda e il marchio, promuovendone la conoscenza.
Sconti in vista anche per i destinatari delle spese di pubblicità – Agevolazioni anche per il mondo dello sport dilettantistico. Le società e le associazioni sportive dilettantistiche, i cui proventi derivanti dall’esercizio di attività commerciali non oltrepassano i 250mila euro l’anno, possono optare, infatti, per la determinazione agevolata del reddito imponibile ai fini delle imposte sui redditi e dell’applicabilità del regime speciale previsto ai fini Iva, incluse le disposizioni agevolative relative agli adempimenti contabili. In caso di superamento della soglia pari a 250mila euro, si tornerebbe all’applicazione del regime tributario ordinario.