Le Amministrazioni finanziarie dei paesi OCSE uniscono ancora di più le proprie forze, risorse e conoscenze per contrastare l’evasione e l’elusione fiscale che corrono sui mercati globali senza confini. Dunque, spazio a veri e propri programmi di controllo congiunti, i cosiddetti “Joint Audits”, da adottare come strumento strategico centrale per potenziare al massimo l’efficacia dell’attività di cooperazione.
È questa la nuova linea generale, e al contempo la novità di maggior rilievo, emersa nel corso del sesto Global Forum economico-finanziario delle Amministrazioni Finanziarie dell’area OCSE (“Sixth Meeting of the OECD Forum on Tax Administration”), che si è tenuto a Istanbul dal 15 al 16 settembre con l’obiettivo di discutere i temi fiscali a cui le Amministrazioni OCSE hanno accordato maggiore priorità nell’attuale contesto. Meeting di grande interesse, anche per l’ampiezza, senza confini, dei temi trattati, che si chiude oggi.
Agenzia delle Entrate in “prima linea” sul capitolo della collaborazione - La delegazione italiana, guidata dal Direttore dell’Agenzia delle Entrate Attilio Befera, ha attivamente contribuito al dibattito cui hanno partecipato anche Stati non OCSE. Nel corso dell’incontro s’è anche discusso, nello specifico, di iniziative di collaborazione internazionale.
Via libera ai controlli congiunti - In particolare, per quanto riguarda l’attività di controllo, si è stabilito di avviare un programma di controlli congiunti (cd. “Joint Audits”) come mezzo per potenziare al massimo l’efficacia dell’attività di cooperazione internazionale. Il controllo congiunto, applicabile in linea di principio alle imprese operanti su scala internazionale, costituisce un´attività di controllo condotta da un unico team formato da funzionari dei Paesi interessati.
“Joint Audits”, Italia in prima fila - Il Direttore dell’Agenzia ha dichiarato come l’Italia si porrà come protagonista di questa forma innovativa di controllo, anche grazie alla vasta rete di trattati e di accordi internazionali stipulati, base giuridica necessaria per l’espletamento di questa innovativa forma di controllo, e alla luce dell’esperienza maturata negli ultimi 7 anni nell’ambito dei controlli multilaterali.
Contrasto all’evasione a geografia multipla, oltre il muro nazionale - Tra gli argomenti in discussione, di estrema attualità per l’Amministrazione fiscale italiana, è emersa la necessità di condividere strumenti sempre più sofisticati per continuare nell’opera di rafforzamento delle attività volte a ridurre i rischi di evasione fiscale internazionale, soprattutto con riferimento al contrasto degli schemi di pianificazione fiscale aggressiva attuati dalle imprese che operano su scala globale.
Paradisi fiscali, tempo scaduto - L’Italia, in particolare, ha illustrato le misure adottate per contrastare la delocalizzazione di redditi in paradisi fiscali, che hanno formato oggetto di specifico dibattito nell’ambito del più ampio tema delle misure di “voluntary disclosure”. Il Direttore dell’Agenzia, nel concludere il proprio intervento, ha richiamato le parole del Ministro dell’Economia e delle Finanze in merito all’impegno dell’Italia nel contrasto ai paradisi fiscali: “L’era dei paradisi fiscali è finita per sempre. Dirottare o detenere capitali nei paradisi non è più sicuro, né da un punto di vista economico, né fiscale. I rischi sono elevati, i ritorni modesti”
Fisco e contribuenti, spazio alla certezza e dubbi al bando con i codici di condotta - Il dibattito è stato esteso anche al tema del miglioramento delle relazioni tra fisco e contribuente, soprattutto con riferimento alla necessità di introdurre il concetto della “enhanced relationship”, che interessa i principali attori che operano sui mercati finanziari internazionali e per i quali si può prevedere l’introduzione di codici di condotta volontari finalizzati a realizzare quelle condizioni di certezza e prevedibilità nel comportamento fiscale.
Questa nuova visione del Forum, con la conseguente riscrittura di determinate regole in specifici ambiti, come quello dei controlli e del contrasto all’evasione e all’elusione su scala internazionale, ha trovato declinazione e formalizzazione nel comunicato congiunto pubblicato oggi nel corso della conferenza stampa di chiusura http://www.oecd.org/document/2/0,3343,en_2649_37427_46020546_1_1_1_1,00.html.