Domenica, 24 Novembre 2024

Disoccupazione a livelli record



Disoccupazione a livelli record

Nel secondo trimestre 2010 il numero di occupati (in termini destagionalizzati) risulta pari a 22.915.000 unità segnalando un aumento rispetto al trimestre precedente pari allo 0,1%. Rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente la riduzione è stata pari allo 0,8% (-195.000 unità), a sintesi di una sostenuta riduzione della componente italiana (-366.000 unità) e di una significativa crescita di quella straniera (+171.000 unità).

Persiste, nel confronto tendenziale, la forte riduzione del numero degli occupati nell’industria in senso stretto, soprattutto nel Nord: al sensibile calo dei dipendenti permanenti a tempo pieno si contrappone l’ulteriore incremento dell’occupazione a orario ridotto. Il tasso di occupazione è pari al 57,2%, con una flessione di sette decimi di punto percentuale rispetto al secondo trimestre 2009.


Il numero delle persone in cerca di occupazione raggiunge (in termini desta-gionalizzati) 2.136.000 unità, con un aumento dell’1,1% rispetto al primo trimestre (+24.000 unità). Rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente l’aumento è del 13,8%. L’incremento tendenziale della disoccupazione si concentra nel Nord tra gli ex-occupati; nel Centro e nel Mezzogiorno tra gli altri gruppi dei disoccupati. Alla crescita della disoccupazione si accompagna un moderato aumento degli inattivi rispetto al secondo trimestre 2009 (+92.000 mila unità), sintesi di una lieve riduzione delle non forze di lavoro italiane e di un ulteriore incremento di quelle straniere.

Nella media del secondo trimestre 2010, il tasso di disoccupazione (destagionalizzato) è pari all’8,5%, con un aumento di 0,1 decimi di punto ri-spetto al primo trimestre e di 1,0 punti rispetto al secondo trimestre 2009.

Oggi viene inoltre diffuso l’aggiornamento delle stime mensili relativamente al secondo trimestre 2010. I dati provvisori destagionalizzati, relativi a luglio 2010, mostrano rispetto a giugno 2010 una lieve discesa dell’occupazione (-0,1%) ed una stabilità del tasso di disoccupazione (8,4%).

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