Il Consiglio di Indirizzo e Vigilanza dell’Inps, presieduto da Guido Abbadessa, ha approvato, nella seduta di ieri 12 ottobre 2010, l’assestamento al Bilancio preventivo finanziario generale per l’anno 2010.
Le variazioni che hanno determinato l’assestamento derivano dai nuovi indicatori del quadro macroeconomico contenuti nella Relazione Unificata sull’Economia e la Finanza Pubblica presentata nel maggio 2010, che modificano quelli utilizzati in sede di previsioni originarie, che facevano riferimento al DPEF 2010-2013: crescita in termini reali del PIL dell’1% (invece che dello 0,5%), tasso di inflazione programmata dell’1,5%, contrazione stimata dell’occupazione complessiva dello 0,4% (invece che dello 0,2%).
I principali risultati della gestione finanziaria previsti per il 2010 si riassumono in:
- avanzo della gestione di competenza: +706 mln, quale differenza tra accertamenti per 284.219 mln ed impegni per 283.513 mln (era di 4.145 mln nelle previsioni originarie);
- entrate complessive: 284.219 mln. Tra le entrate, quelle contributive sono pari a 145.954 mln, con un decremento di 2.317 mln (-1,6%) rispetto alle previsioni originarie di 148.271 mln;
- uscite complessive: 283.513 mln. Tra le uscite, quelle correnti sono pari a 237.639 mln, con un incremento di 6.067 mln (+2,6%) rispetto alle previsioni originarie;
- prestazioni pensionistiche: 190.453 mln, con un incremento di 1.574 mln rispetto alle precedenti previsioni;
- prestazioni temporanee: 26.446 mln, con un incremento di 2.230 sulle previsioni originarie;
- spese di funzionamento: 4.235 mln, (+5,36% ) rispetto ai 4.020 mln delle previsioni originarie, incremento dovuto anche al recepimento degli stanziamenti residui dell’Ipost a seguito della sua soppressione e del trasferimento delle relative funzioni all’Inps.
Il permanere della difficile situazione economica ha evidenziato, per la gestione finanziaria, da un lato la riduzione delle entrate contributive e dall’altro l’incremento delle prestazioni istituzionali e ha consigliato, per la gestione economico-patrimoniale, l’adozione di criteri prudenziali in particolare nella valutazione di significative poste di bilancio.
Il CIV dell’Inps ritiene che i suddetti criteri prudenziali debbano essere adottati anche nella predisposizione dei prossimi documenti contabili qualora si prolunghi l’attuale stato di difficoltà economica.