La Provincia di Lecce sarà capofila di un progetto di cooperazione decentrata in Siria per la “Valorizzazione territoriale e sostegno socio economico alle comunità rurali di Ebla”.
Il presidente della Provincia, ha ricevuto la notizia dell’avvenuta approvazione da parte del Comitato Direzionale del Ministero degli Affari Esteri ed ha informato i presidenti delle Province di Bari, Brindisi, Foggia e Taranto, in qualità di partners, rilevando nella stessa nota l’importante contributo fornito nella stesura del progetto dell’Assessore provinciale alle Politiche europee, Cosimo Durante e la sua meritevole attività di coordinamento. Il progetto ‘Ebla’ (Italia – Siria) riguarderà lo sviluppo socio-economico delle Comunità rurali e la valorizzazione del sito archeologico di Ebla nella provincia Idlib ed i villaggi confinanti di Marddikh, Mardebsi, Anqarati, Sheikh Idriss, Rayan.
Esso è rivolto ai gruppi sociali più deboli del territorio di Idlib per attivare iniziative generatrici di reddito, sollecitare la partecipazione della popolazione, stabilizzare le comunità rurali. La durata è di 36 mesi suddivisi in 3 fasi: - 1) organizzazione logistica e campagna sensibilizzazione (3 mesi); - 2) ricerca e consolidamento a supporto delle attività di formazione (3 mesi); - 3) formazione micro credito educazione di sostegno (30 mesi).
I soggetti proponenti sono un Misto di attori privati e pubblici Italia-Siria: la Provincia di Lecce (capofila), le Province di Brindisi, Bari, Foggia e Taranto, la Regione Movimondo Ong con sede a Roma, la Facoltà di Architettura di Bari, il Ciheam di Bari, la Facoltà Scienze Umanistiche ed Architettura, la Sapienza di Roma.
I Partner in Siria: FIRDOS Ong della Siria; Agenzia per la lotta alla disoccupazione; Ministero della Sanità, Ministero alla Cultura, Ministero all’Agricoltura siriani. La proposta del progetto Ebla rientra, per quanto concerne la Provincia di Lecce, nel quadro della strategia geo-culturale e politica di questo Ente, e in particolare nelle linee guida della programmazione dell’Assessorato alle Politiche Comunitarie. La Siria, infatti, costituisce un Paese strategico e fondamentale nello scacchiere medio orientale. Centro di emanazione prima, di civiltà antiche di cui Ebla costituisce un fulgido esempio, e poi, con Damasco, luogo di elaborazione della cultura islamica.
L’Italia con i Paesi dell’area siriana ha sempre intrattenuto rapporti culturali importanti dei quali: la presenza del prestigioso archeologo italiano Paolo Matthiae direttore degli scavi di Ebla, e le interrelazioni dell’Istituto di Agronomia Mediterranea di Bari con i partner della regione di Tell Mardikh, non sono che esempi, di una stratificazione storica più lunga e proficua, che risalgono alle antiche rotte dei pellegrini che conducevano via mare da Taranto ad Antiochia a Damasco.
La partecipazione attiva al Progetto Ebla della Provincia di Lecce ha, infatti, il fine di: - promuovere progetti di intervento dell’Unione Europea per stabilizzare la situazione socio-economica dei Paesi mediterranei; - avviare e incrementare progetti di cooperazione con la Siria e il Medio Oriente - rendere la Puglia Ponte di dialogo e di interscambio culturale fra le diverse sponde del Mediterraneo.
Il progetto Ebla si propone di avviare un programma di valorizzazione integrata rivolto all’agricoltura, all’artigianato e al turismo, per favorire il miglioramento delle condizioni di vita socio-economiche delle popolazioni locali, attivando segmenti di formazione, e il miglioramento socio sanitario della Provincia di Idlib.
Gli sforzi e le risorse del progetto saranno in grande parte rivolte all’attività della formazione per stimolare un processo di cambiamento della realtà sociale, economica e sanitaria. I soggetti di tale attenzione saranno sia gruppi (giovani, donne, professionisti, imprenditori, impiegati, agricoltori, medici, infermiere) sia singoli persone che potranno seguire conoscenze teoriche e applicazioni pratiche. Le conoscenze terranno conto dei saperi tradizionali e delle innovazioni tecnologiche e innovative.
Obiettivo è la formazione di un nucleo forte, coeso, di intelligenze capaci di posizionarsi al centro dei processi e delle dinamiche che si intendono muovere sul territorio nei vari settori: Agricoltura, artigianato, turismo, cultura, sanità. Il progetto conta di attivare forme di micro-credito per stimolare l’avvio di piccole imprese, o rafforzare piccole aziende già esistenti, nei diversi campi: produzioni agricole e zootecniche, artigianale (filatura, ceramiche, bigiotteria, lavorazione dei metalli, fiori secchi), settore turistico, del restauro di manufatti architettonici. La somma complessiva del progetto è di 2.000.000 euro.