Film in onda nelle sale cinematografiche italiane in questi giorni, The circle non può non far riflettere sui cambiamenti in atto tra le relazioni interpersonali, a seguito dell'uso diffuso dei social, come anche quel che avviene nelle più intime sfere dell'individuo, sempre più virtuale ed il ridisegno dei sistemi di governo, sempre più globali, dove il potere è esercitato sempre più dai gestori dei sistemi di comunicazione.
Emma Watson è la protagonista che si "trasforma", allontanandosi per necessità di lavoro dai suoi familiari e dai luoghi e dalle persone a lei care, inseguendo il suo sogno entra nella produzione dei contenuti social, ritrovandosi da un lato meno sola e dall'altro più sola.
Grande come sempre l'interpretazione di Tom Hanks nel ruolo dell'antagonista che racchiude nella sua figura il grande sogno illusionista di chi promette un mondo di possibilità nascondendo la spregiudicatezza di un piano ordito per meri interessi personali.
Lo spettatore, dopo aver visto il film, si porrà la domanda se la soluzione ai conflitti sociali nel mondo, dovuti al progresso ed alle disparità, richiederà necessariamente il prezzo che tutti devono sapere tutto di tutti, nel dominio assoluto garante di sicurezza e benessere, o se occorre rispettare il limite posto dalla volontà di scegliere cosa è necessario che si sappia delle persone e cosa accettare che resti nella scelta di comunicare della propria persona e delle proprie relazioni interpersonali per la salvaguardia dell'esercizio della volontà e del libero arbitrio.