Domenica, 24 Novembre 2024

Dal Mef i dettagli dell’emissione del nuovo BTP


Il Ministero dell’Economia e delle Finanze comunica i dettagli dell’emissione del nuovo BTP a 30 anni, con scadenza 1 settembre 2049 e cedola annua del 3,85%.


Dal Mef i dettagli dell’emissione del nuovo BTP

Hanno partecipato all’operazione circa 450 investitori per una domanda complessiva pari a oltre 41 miliardi di euro.

Quasi metà del collocamento è stato sottoscritto da fund manager (45,2%), mentre le banche ne hanno sottoscritto circa un quarto (25,8%). Gli investitori con un orizzonte di investimento di lungo periodo hanno acquistato circa il 17,6% (in particolare il 7,4% è stato allocato a banche centrali e istituzioni governative, mentre il 10,2% è andato a fondi pensione e assicurazioni). Agli hedge fund è stato allocato il 10,9% dell’ammontare complessivo. Le imprese non finanziarie hanno partecipato all’emissione con una quota residuale pari allo 0,5% circa.

La distribuzione geografica del titolo è stata estremamente diversificata, con una partecipazione che ha visto il coinvolgimento di oltre 35 paesi: gli investitori esteri si sono aggiudicati il 73,6% dell’emissione, mentre gli investitori domestici ne hanno sottoscritto il 26,4%. Tra gli investitori esteri, di rilievo è stata in particolare la quota sottoscritta da investitori residenti nel Regno Unito (il 29,5%).

Il resto del collocamento è stato allocato in larga parte in Europa continentale (il 36,3%), ed in particolare in Germania, Austria e Svizzera (18,9%), nei Paesi Scandinavi (5,6%), in Francia (3,8%), in Spagna (3,8%) e in altri paesi europei (4,2%). Al di fuori dell’Europa, significativa la partecipazione di investitori statunitensi, che si sono aggiudicati il 6,4% dell’emissione, mentre una quota residuale pari all’1,4%, è stata allocata ad investitori residenti in altri paesi.

Il collocamento è stato effettuato tramite la costituzione di un sindacato composto da Banca IMI S.p.A., BNP Paribas, Crédit Agricole Corp. Inv. Bank, Deutsche Bank A.G. e Goldman Sachs Int. Bank che hanno partecipato in veste di lead manager, mentre tutti gli altri Specialisti in titoli di Stato hanno rivestito il ruolo di co-lead manager dell’operazione.

Inoltre, in seguito all’assenza di specifiche esigenze di cassa, il giorno 12 febbraio 2019 non verrà offerto il BOT trimestrale. I BOT sono posti all'asta con il sistema di collocamento dell'asta competitiva, con richieste degli operatori espresse in termini di rendimento. Ciascuno degli operatori partecipanti alle aste può presentare fino ad un massimo di cinque richieste di acquisto. I buoni possono essere sottoscritti per un importo minimo di mille euro. Per ciascuna emissione di BOT, il prezzo fiscale di riferimento è il prezzo medio ponderato della prima tranche, calcolato sulla base del corrispondente rendimento medio ponderato. I rendimenti indicati dagli operatori partecipanti alle aste dei BOT, espressi in termini percentuali, possono variare, per tutte le tipologie di titoli, di un millesimo di punto percentuale o multiplo di tale cifra. Non sono ammesse all’asta richieste senza indicazione del rendimento. L'importo di ciascuna richiesta non può essere inferiore ad un milione e mezzo di euro (1.500.000€). Il collocamento dei BOT verrà effettuato nei confronti degli operatori indicati nel decreto di emissione.

In attuazione di quanto disposto nella Sez.II - Tit. V del decreto legislativo 24 giugno 1998, n. 213, e relative norme di attuazione, in relazione alla dematerializzazione dei titoli di Stato, i buoni ordinari del Tesoro sono rappresentati da iscrizioni contabili a favore degli aventi diritto. La Banca d’Italia provvede a inserire in via automatica le partite dei BOT sottoscritti in asta da regolare nel servizio di compensazione e liquidazione avente a oggetto strumenti finanziari con valuta pari a quella di regolamento. Termine per la prenotazione da parte del pubblico Termine presentazione domande in asta (ore 11,00) Termine collocamento supplementare per BOT a 6 e 12 mesi (ore 15,30) Data di regolamento 11 febbraio 2019 12 febbraio 2019 13 febbraio 2019 14 febbraio 2019 BOT 12 mesi Durata gg. 365 Codice ISIN IT0005362634 Tranche 1ª Data emissione 14 feb 2019 Data scadenza 14 feb 2020 Importo offerto (mln. €) 6.500 Titoli In scadenza il 14 febbraio 2019 In circolazione al 31 gennaio 2019 BOT flessibili - - BOT 3 mesi - - BOT 6 mesi - 38.953,000 BOT 12 mesi 6.500,000 76.550,000 Totale 6.500,000 115.503,000 2 Sulla base delle assegnazioni, gli intermediari aggiudicatari accreditano i relativi importi sui conti intrattenuti con i sottoscrittori.

Le richieste di acquisto dovranno pervenire alla Banca d'Italia, nei termini sopra indicati, esclusivamente tramite la rete nazionale interbancaria, con l'osservanza delle modalità stabilite nel decreto di emissione. Si ricorda che in caso di malfunzionamento delle apparecchiature, che non consenta l’immissione dei messaggi nella rete, le richieste di partecipazione all’asta debbono essere inviate con modulo trasmesso via fax. Le richieste non pervenute entro il termine stabilito dal decreto di emissione non vengono prese in considerazione.

Eventuali richieste sostitutive di quelle corrispondenti già pervenute sono prese in considerazione solo se giunte entro il termine di cui sopra. Le richieste non possono essere più ritirate dopo il termine suddetto.

Qualora le richieste di ciascun operatore, anche complessivamente, superino l’importo offerto dal Tesoro, esse verranno prese in considerazione a partire da quella con il rendimento più basso, fino a concorrenza dell’importo offerto, salvo quanto diversamente stabilito nel decreto di emissione.

Gli operatori “Specialisti in titoli di Stato” hanno facoltà di partecipare al collocamento supplementare dei BOT annuali, nei termini sopra indicati.

L’offerta della tranche supplementare è stabilita di norma nella misura del 10% dell’ammontare nominale offerto nell’asta ordinaria, determinato in base ai criteri indicati nel decreto di emissione. Tale percentuale rappresenta l’importo offerto nel collocamento supplementare, che il Tesoro si riserva di modificare dopo la chiusura dell’asta ordinaria, in base alle esigenze di domanda espresse dagli operatori. In tale evenienza sarà emesso un comunicato stampa al riguardo.

Gli “Specialisti” che non hanno partecipato all’asta ordinaria non sono ammessi al collocamento supplementare. L’assegnazione avrà luogo al rendimento medio ponderato determinato nell’asta ordinaria. La procedura di collocamento supplementare seguirà le disposizioni contenute nel decreto di emissione.

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