“Una legge - spiega il pentastellato - attesa da tutti gli ordini professionali che finalmente vedranno riconosciuti i loro diritti. Saranno tutelati ingegneri, architetti, geometri e tutti quei professionisti che oggi purtroppo sono costretti ad accettare compensi inadeguati per le prestazioni svolte e allo stesso modo contrasteremo la piaga dei compensi in nero. Ho capito la necessità di presentarla proprio a seguito della interlocuzione con i professionisti pugliesi che mi hanno rappresentato le difficoltà, specialmente per i più giovani, di ottenere il pagamento delle proprie spettanze”.
La legge approvata il 18 giugno u.s. prevede che, al momento del rilascio al privato dell’atto autorizzativo in materia di edilizia ed urbanistica, il professionista dichiari che le proprie prestazioni siano state economicamente soddisfatte, indicando anche gli estremi della fattura, pena il mancato rilascio degli atti autorizzativi da parte della Pubblica Amministrazione.
“Un equo compenso - conclude Casili - favorisce il miglioramento della qualità della progettazione e permette ai professionisti di lavorare con maggiore serenità. Con la votazione, abbiamo permesso anche alla Puglia, come già accade in altre regioni d’Italia, di convergere nella direzione di regione virtuosa. Con questo provvedimento promuoviamo la dignità economica e sociale dei lavoratori autonomi, in modo da poter anche dare un aiuto concreto ai tanti giovani che incontrano difficoltà nel farsi strada nel mondo del lavoro professionale”.