Il ministro uscente italiano Calenda chiede le scuse o le dimissioni di Oettinger per aver usato espressioni infelici nei confronti del popolo italiano ed immediata è stata la reazione degli italiani: è avvenuto il 29 maggio u.s e su Facebook, l'articolo che segue, con immediatezza, ha partecipato alla comunicazione della notizia chen nel corso delle ore, ha poi avuto, come immaginiabile, ulteriori evoluzioni.
29-05-2018 Pubblicato su Facebook - E' forse il caso che qualcuno spieghi al Commissario al Bilancio dell’Unione Europea, Guenther Oettinger, il significato di Unione Europea, o qualcuno spieghi meglio ai cittadini UE cosa significa far parte dell’Unione Europea.
Gentile Commissario, sarebbe stato possibile rilasciare un suo comunicato, posto magari in diversa forma, in maniera diretta magari agli stessi italiani? La sottoscritta è italiana e, forse, il tono del messaggio lo avrei recepito in maniera migliore e magari sarebbe stato più facile l’ascolto ed il tentativo di comprensione del suo effettivo significato.
È solo un fraintendimento? È forse colpa del traduttore? O del giornalista? Si tratta forse di una imperdonabile svista? “I mercati insegneranno agli italiani a votare per la cosa giusta” mi sa tanto di tedesco, di quella forma che risale ai tempi del nazismo, non va bene quest’espressione, forse sarebbe stato più opportuno scrivere: “La vita ed i mercati...” già sarebbe suonato diversamente, ma ora, mi chiedo, un traduttore potrà forse fraintendere il mio “sarebbe suonato”?
Esimio Commissario, forse, come noi italiani, è tutta l’Europa che ha bisogno di “apprendere”, già, perché le nostre culture restano forse un po’ troppo ferme nel “proprio”, disattendendo ai principi costitutivi dell’Unione Europea.
Vorrei davvero essere corretta se il mio ragionamento ha delle falle, dovute alle diversità dei molteplici punti di vista. Ad esempio, un manager nel nord, anche di origini meridionali, potrebbe dire, per ‘vizio di lavoro’ che tutto ha un prezzo, ma d’altra parte esiste un Mezzogiorno che è pur pronto a fargli ricordare il lavoro “mal pagato” che, in alcuni casi, rinforza, con le rinunce, con le privazioni, perché i risultati sono quello che contano.
Lo svantaggio del saper lavorare insieme, oltre i personalismi, nel Sud è ancora forte, ma non mi sembra, dai toni del titolo della notizia sulle Sue dichiarazioni, che Lei, illustrissimo Commissario, sia dotato di gran spirito comunicativo e che possa essere dunque condivisibile.
Un’ultima domanda, giusto per meglio comprendere il tono del messaggio e magari per calmierarne quei suoi toni che solo a sentirli all’inizio son parsi troppo duri e che forse è invece solamente un po’ più ermetico di quello che sembra: una volta entrati in Unione Europa si è sempre ancora liberi di uscirne?
Ora lo confesso, superato il primo “empasse”, per vedere chi fosse l’intervistatore ho letto di nuovo, con maggiore attenzione, l’articolo di Adnkronos e l’autore è il corrispondente di DwNews a Strasburgo, secondo quanto si legge sull'account Twitter dello stesso Bernd Thomas Riegert.
In questi casi si può parlare di crisi diplomatica? il ministro italiano dello Sviluppo uscente, Carlo Calenda, sempre da una lettura dell’articolo, conferma le preoccupazioni italiane: - Queste intrusioni sono intollerabili. Oettinger si scusi con i cittadini italiani o si dimetta.
Speriamo di avere questa sera avremo maggior chiarezza sugli effettivi significati di questi toni così fortemente accesi, il cui messaggio non parrebbe rassicurante riguardo i timori sullo stato di sovranità nazionale in Italia ed in Unione Europea.
Forse i rappresentanti dell’Unione Europea sono ancora impreparati nella comunicazione e negli insegnamenti ovvero in quella preziosa “cassetta degli attrezzi” preziosa per la crescita di tutti i cittadini europei e forse questa potrebbe essere la buona volta in cui migliorare un po’ tutti, dandosi una mano, piuttosto che continuare a tirarsi colpi bassi.