Donne dell'opposizione contro il Codice Rosso, ovvero la "revenge porn" e la castrazione chimica: tra le deputate Ansa riferisce che vi è stata anche Stefania Prestigiacomo che ha assalito i banchi della Presidenza.
Ora, verrebbe innanzitutti da chiedersi perché qualcosa di tanto inaccettabile porti una deputata a tale azione e non a denunciarne l'insostenibilità al Popolo italiano - anche a posteriori - sul suo profilo social Facebook, che si presume sia possibile leggere dai post pubblici per l'adempimento della funzione pubblica senza essere Amico Facebook.
La nuova legge prevede misure fortemente punitive contro la "revenge porn" termine inglese la cui traduzione in italiano è "vendetta pornografica", reato che si configura tutte le volte che viene effettuata una condivisione pubblica di immagini fotografiche o video intimi via Internet senza il consenso della, o dell'interessato dei video. Vi rientrano in tale accezione le immagini girate con il consenso della vittima, come quelle di il/la protagonista ignaro/a.
La castrazione chimica è una terapia che prevede la sommistrazione farmacologica volta a inibire la produzione e il rilascio in circolo degli ormoni che stimolano i testicoli alla produzione di testosterone.
Ora, al di là delle diverse posizioni riguardano i temi del disegno di legge, il fatto grave che va attenzionato è che i riferiti disordini a Governo sembrano un tradimento della democrazia e fanno chiedere all'elettorato se tali testimonianze venissero in passato sottaciute e se vengano solo oggi portate a conoscenza del Popolo.
Il Parlamento è l'organo costituzionale costituito dalle Camere dei deputati e dei senatori i quali devono rappresentare il potere legislativo e, secondo i principi della sovranità popolare, viene poi data pubblicità delle sedute.
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