Giovedì, 30 Gennaio 2025

Denatalità in Italia, in 50 anni i decessi sono il doppio rispetto alle nascite


La "rivoluzione delle culle" è il progetto della Meloni contro il calo delle nascite.


Denatalità in Italia, in 50 anni i decessi sono il doppio rispetto alle nascite

Il numero dei morti in Italia, ci fanno sapere i dati ISTAT, nel 2061 sarà due volte superiore rispetto a quello dei nati.
Difendere la famiglia e piano di sostegno alla natalità della storia repubblicana, una priorità assoluta. -La "rivoluzione delle culle" non può essere più rinviata*, sono queste le dichiarazioni rilasciate ieri a caldo da Giorgia Meloni sulla sua pagina ufficiale Facebook e non le si può in alcuna maniera dare torto, visto che le finalità delle ingenti e principali risorse dei programmi UE.
È ora che gli italiani decidano se partecipare alla perdita della cultura italiana, o se muoversi, tutti uniti, per delle vere e urgenti politiche di sostegno per il proprio Paese, per la propria identità. È infatti a rischio la sopravvivenza della cultura italiana, che ha da insegnare la vera apertura ai popoli ed il vero dialogo. La vera accoglienza, occorre ricordarlo, è quella fatta a partire dalle reali condizioni di sostenibilità e non certo di auto-annientamento.
L’immagine di un sorriso beffardo di Napoleone Bonaparte, dall’alto dei cieli, agli Italiani di oggi, apre il commento personale con riconosciuta amarezza, per così ricordare che la condizione di assoggettamento, per lui e non solo, da sempre è stata e sarà la più giusta sorte delle ricchezze delle terre e delle persone ivi residenti, ovvero dominio di miglior padrone. Lo sanno bene gli austriaci con la loro tanto amata e decantata Sissi, le cui passeggiate splendenti ancora son segnate nei cammini alto atesini tra i verdi parchi delle dolci colline. Povero Mazzini, misero Garibaldi, illusi piemontesi, neanche il papato oggi vale poi tanto a baluardo del suo vicinato.
Ce lo insegna la storia dei popoli europei e dei loro innumerevoli teatri di guerra nelle terre dove oggi vi sono Nazioni aperte, a memoria che la vera apertura può avvenire solo finché non viene messa in pericolo la stabilità di popoli ed individui che possano vedersi garantite possibili condizioni di vita stabile e non costretti ad un’esistenza nomade e straniera.
Difendere l’Italia e gli italiani sono oggi una priorità assoluta per un reale e possibile progetto di Pace globale.

 

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