Delitto Pamela, pusher sostiene di averla fatta a pezzi ma di non averla uccisa
Le ultime confessioni del pusher nigeriano sulla tragica fine della diciottenne romana a Macerata sei mesi fa: "Ho fatto a pezzi il corpo" ma la ragazza "era già morta per overdose "
Ancora un'altra versione con cui il pusher 29enne nigeriano spiegherebbe quanto avrebbe provocato la morte di Pamela il 31 gennaio u.s., ma anche questa confessione striderebbe con le risultanze degli esami autoptici e tossicologici: la ricostruzione avanzata dai medici legali ipotizza che Pamela fosse viva quando fu colpita da due coltellate all'altezza del fegato e la droga non ne avrebbe procurato la morte. Oseghale è accusato dalla Procura di aver stuprato Pamela- allontanatasi da un giorno da una comunità di recupero - e, approfittando dello stordimento dovuto all'assunzione di eroina, di averla uccisa e poi smembrata, con tecniche maniacali, per nascondere le tracce della violenza sessuale.