Martedì, 26 Novembre 2024

Cannabis terapeutica: percezione ed effetti in Italia


Chi è il consumatore tipo della cannabis terapeutica in Italia, quale percezione c’è nel nostro paese in merito agli effetti psico-fisici del trattamento e qual è l’impatto sull’economia italiana derivante dall’utilizzo della cannabis terapeutica. Sono tre domande alle quali offre risposta lo studio condotto da BEM Research ed Eusphera intitolato “Cannabis terapeutica: percezione ed effetti in Italia”. 


Cannabis terapeutica: percezione ed effetti in Italia

Da un sondaggio demoscopico condotto attraverso la piattaforma Google Consumer Survey su un panel di 1000 soggetti residenti in Italia è emerso come ben il 66% dei residenti in Italia ritenga la cannabis utile per diverse patologie.

«Per gli intervistati il beneficio maggiore offerto dalla canapa medica è la riduzione di ansia, stress e depressione (37% dei rispondenti) – sottolinea il dottor Oriano D'Addazio, amministratore di Sonnenrad, azienda che realizza prodotti a base di canapa sativa a marchio Eusphera – Rilevante è anche il numero di persone che considerano la cannabis utile nella cura delle malattie gravi (20%). In generale, gli italiani sembrano essere ben informati sugli effetti benefici della canapa medica riscontrati da numerosi studi scientifici».

Nel complesso ad oggi si può stimare pari al 15% la percentuale di utilizzatori in Italia di canapa medica, pari a circa 5 milioni di individui

L’identikit di questi soggetti è il seguente:

-          in prevalenza donne (16,6%; 13,7% gli uomini);

-          di età compresa tra i 25 e i 34 anni (22,9%);

-          residenti nel mezzogiorno (19,8%);

-          con titolo di studio elevato (16,4%; 7,9% per quelli con basso livello di titolo di studio);

-          lavoratori autonomi (21,2%), e in secondo luogo medici (19,2%);

-          con reddito netto mensile compreso tra i 500 e i 1.500 euro (20,9%).

L’impatto economico sull’economia italiana derivante dalla cannabis è stimabile tra 5 e 10 miliardi di euro su base annua. A questo risultato si giunge stimando il controvalore delle ore di lavoro risparmiate, da chi è occupato nel mercato del lavoro, grazie all’uso della canapa medica, che ha verosimilmente evitato la richiesta di un periodo di malattia o in ogni caso migliorato la capacità produttiva. Al riguardo, circa l’80% degli intervistati tra quelli che si stimano utilizzare la cannabis terapeutica come principale trattamento alternativo ai farmaci tradizionali ha indicato un miglioramento del benessere fisico/psichico nell’arco di una settimana compreso tra 1 e 5 ore.

«Dopo un lungo dibattito il Parlamento Italiano nel dicembre 2017 ha regolamentato l’utilizzo della canapa per finalità terapeutiche – commenta Mariachiara Marsella, web marketing manager di BEM Research – La decisione di legiferare sull’uso della canapa medica nasce anche dal grande interesse che questo tema ha riscontrato negli ultimi anni in Italia. Tra i principali paesi europei l’Italia è infatti quello in cui si riscontra il maggiore interesse sul web verso la cannabis ad uso terapeutico, interesse misurato attraverso l’analisi delle ricerche su Google. L’Italia è il paese che ha visto crescere in modo più intenso l’interesse degli internauti, soprattutto a partire dal 2014, quando è iniziato il dibattito interno sulla possibilità di legalizzarne l’uso per finalità terapeutiche.  Francia, Germania e Spagna hanno visto aumentare l’interesse verso la cannabis medica, ma con un’intensità di circa la metà rispetto a quella italiana» conclude Marsella.

Lo studio completo è disponibile al seguente link:

https://www.eusphera.com/it/pubblicazioni/studio-cannabis-terapeutica

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