Sabato, 23 Novembre 2024

Giannini sul Covid, quali misure occorrono


 
La libertà e le restrizioni per la sicurezza sotto la lente di ingrandimento.

Giannini sul Covid, quali misure occorrono
Giunge agli italiani il monito che Massimo Giannini, il direttore de La Stampa rilascia, da terapia intensiva, sulla necessità di ulteriori misure restrittive per la libertà degli individui, ai fini del contrasto del covid.
Ebbene si potrebbe, così, a tal proposito riferire che il secondo paventato lockdown verrebbe, sì, accolto da tutti i cittadini di fronte ad un pericolo chiaro e ad un programma responsabile, fatti che però sembra che manchino ancora, seppure la ripetuta minaccia di una chiusura.
Occorre ribadire che i timori delle chiusure e le mezze chiusure ledono di più le economie, che non il fronteggiare vere e proprie situazioni emergenziali.
È forse, dunque, non giusto affermare “se vogliamo contenere il virus, dobbiamo cedere quote di libertà. Non c'è altra soluzione", si dovrebbe piuttosto ricordare che la vera forza è proprio l’unione di più volontà coese per il perseguimento dello stesso proposito.
D’altro canto quello che per il Governo sembra ancora un difficile traguardo è la fiducia dei suoi cittadini. Per un tavolo di discussione in cui si restituisca là credibilità non si può non affrontare la realtà socio-economica del Paese, in cui le misure siano sostenibili per tutti e, dunque, partendo dal riconoscimento del fatto che l’Italia è, a tutti gli effetti, divisa in due, da un lato vi sono i percettori di reddito, pur durante la sospensione da lavoro, quali gli statali - ma non sono gli unici - e dall’altra parte vi sono la larga schiera di quanti fuori dal mondo del lavoro, si vedono tolti l’unica fonte di sostentamento per loro ed i rispettivi nuclei familiari.
Se è vero che tempi straordinari richiedono misure straordinarie, se ricordiamo ancora che il Diritto del Lavoro è nato a tutela dei più deboli - i lavoratori - , altresì, per il bene pubblico occorrerebbe un campo comune e la tutela che, forse, oggi occorrerebbe riprendere è il Diritto del Cittadini dello Stato.
La divisione delle norme a tutela dei diritti dei lavoratori, con tutto l’apparato del Pubblico Impiego, già dimostrerebbe le diverse tutele che mantengono le distanze e così altrettanto spiegherebbe le incomprensioni tra le categorie dei lavoratori, ricordando che i lavoratori autonomi hanno anche loro necessità di sbarcare il lunario e non si possono permettere la tanto, altrimenti agognata, sospensione da lavoro.
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