“Dalla catastrofe giapponese la riflessione del Governo non ricava ripensamenti, ma chiacchiere, la più clamorosa delle quali è la presunta intesa preventiva con le Regioni per la scelta del sito delle centrali che Berlusconi vuole ad ogni costo. La legge approvata dal centrodestra in Parlamento limita infatti al solo “sentite” il ruolo delle Regioni, cioè a un parere non vincolante": queste le dure accuse mosse dal presidente Gruppo Sel, Michele Losappio sul pericolo delle intenzioni governative dell'impiantare delle centrali nucleari in Italia, ed in primis in Puglia.
"Non a caso la Puglia si è battuta anche con propria legge regionale per passare dal “sentito” alla “intesa” cioè ad un accordo vincolante Stato-Regione senza il quale la centrale non si può costruire in un territorio.
Ebbene il Governo è talmente ostile a tale concertazione che si è rivolto alla Corte Costituzionale per ottenere la statuizione del principio dell’unica volontà dello Stato centrale che sovrasta quella delle Regioni.
Non sono pertanto credibili le ultime dichiarazioni del Ministro Romani; se il Governo ha finalmente cambiato idea deve modificare la legge.
Altrimenti - conclude Losappio - sono solo parole spese in libertà per bypassare le elezioni amministrative e la consapevolezza dell’opinione pubblica, così coma ha candidamente “confessato” la Prestigiacomo”.