Domenica, 24 Novembre 2024

Emergenza profughi - Negro: “A rischio la stagione turistica in Puglia”


“Chiarezza e trasparenza: un‘operazione verità sull’emergenza profughi” richiede il presidente del Consiglio regionale

Emergenza profughi - Negro: “A rischio la stagione turistica in Puglia”

“Ancora una volta saranno le regioni più povere del Paese a pagare i danni di questa nuova emergenza profughi. Un danno incalcolabile se si pensa che la stagione turistica è alle porte e si rischia di trasformare la Puglia in una nuova Lampedusa. Intanto, la Lega, forza di Governo, tutela solo gli interessi delle regioni del Nord e aggiunge al danno la beffa continuando a indirizzare, attraverso Radio Padania, insulti nei confronti delle popolazioni del sud e degli immigrati”.

Lo ha detto il presidente del Gruppo Udc alla Regione Puglia, Salvatore Negro.

“Siamo fortemente preoccupati per quello che sta avvenendo – ha sottolineato il capogruppo Udc – La crisi economica ha messo a dura prova la nostra Regione. Gli animi sono già esasperati per tutta una serie di congiunture economiche sfavorevoli ed ora si rischi di aggiungere disperazione a disperazione. Il rischio più concreto, oltre ai problemi di ordine pubblico e sanitari, è quello di compromettere irrimediabilmente la stagione turistica alle porte e quindi di mettere in ginocchio la nostra economia”.

“In una situazione di emergenza come questa – ha concluso Negro – tutte le Regioni devono essere solidali nei confronti di questi popoli in fuga da guerra e fame e farsi carico di questa nuova emergenza. Non si può far ricadere tutto sulle spalle dei pugliesi e del Mezzogiorno. La solidarietà, di cui la Puglia è maestra da secoli, deve essere di tutto il Paese e non di una parte soltanto”.

“Chiarezza e trasparenza: un‘operazione verità sull’emergenza profughi” è la richiesta rivolta al ministro dell’Interno dal presidente del Consiglio regionale della Puglia Onofrio Introna.

“Apprezziamo la presa di posizione e la linea d’imperio che l’on. Maroni ha dichiarato di voler adottare nei confronti delle Regioni che rifiuteranno di accogliere gli immigrati, ma se il problema è di tutti, perché l’onere dell’accoglienza ora si limita a Lampedusa, alla Sicilia e alla Puglia, le uniche ad essere investite dal problema senza il coinvolgimento delle altre?”.

“Al Governo centrale si fa richiesta – continua il presidente – di tenere un dialogo con Regioni ed enti locali. Servono dati, numeri, certezze. Vogliamo sapere intanto quali sono i centri che saranno attivati in Italia per l’accoglienza e quanti ne sono stati previsti per ciascuna regione. Quanti migranti saranno assegnati a ciascun centro e smistati nelle varie regioni per alleggerire l’attuale pressione su Lampedusa, sulla Sicilia e sulla Puglia?”.

“Quanti migranti si prevede possano essere ospitati?”. A questo proposito per Introna “va certamente evitato quanto è stato riservato alla Puglia: quando hanno cominciato a montare le tende nel vecchio aeroporto l’allestimento della tendopoli di Manduria doveva accogliere 5-600 ospiti, oggi è destinato a vedere ospitati fino a 1500 profughi”.

“E quel campo è una soluzione provvisoria o un Cie all’aria aperta, un Centro di identificazione ed espulsione?”.

“Chiarezza degli impegni, trasparenza delle scelte  e coinvolgimento di tutte le regioni – insiste il presidente del Consiglio regionale pugliese – solo a queste condizioni sapremo se il Paese è davvero unito davanti ad un problema che investe anche l’Europa, o se ancora una volta l’emergenza è nazionale ma la solidarietà è a carico delle Regioni del solo Mezzogiorno”.

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