Nuove norme per migliorare le condizioni occupazionali di milioni di lavoratori domestici in tutto il mondo. In occasione della 100° Conferenza annuale dell'Ilo, che si è tenuta il 16 giugno scorso, i rappresentanti dei governi, delle organizzazioni datoriali e dei sindacati presenti all'evento hanno deciso di adottare un insieme di regole per tutelare al meglio chi lavora all'interno delle mura domestiche. "Per la prima volta abbiamo applicato il sistema normativo dell'Ilo all'economia informale e ciò rappresenta una svolta di enorme importanza," ha dichiarato il direttore generale dell'organizzazione, Juan Somavia. "Abbiamo scritto la storia".
La Convenzione è vincolante per gli Stati che la ratificano. Nello specifico, i delegati alla Conferenza hanno adottato la Convenzione sulle lavoratrici e i lavoratori domestici, con 396 voti favorevoli, 16 contrari e 63 astensioni, mentre la Raccomandazione che l'accompagna ha ottenuto 434 voti favorevoli, 8 contrari e 42 astensioni. "I due testi costituiranno la 189ª Convenzione e la 201ª Raccomandazione adottate dall'Ilo dalla sua istituzione nel 1919", sottolinea l'organizzazione. "La Convenzione è un trattato internazionale vincolante per gli Stati membri che lo ratificano, mentre la Raccomandazione fornisce delle indicazioni dettagliate su come applicare la Convenzione". Le nuove regole entreranno in vigore quando almeno due paesi avranno ratificato la Convenzione, così come previsto dalle procedure dell'Ilo.
Importanti ripercussioni sulle migrazioni. Tra le principali novità introdotte: orari di lavoro ragionevoli, riposo settimanale di almeno 24 ore consecutive, informazioni chiare sui termini e le condizioni di impiego, nonché il rispetto dei principi e dei diritti fondamentali nel lavoro, fra cui la libertà di associazione e il diritto alla contrattazione collettiva. "Aver messo i lavoratori domestici sotto la protezione dei nostri valori è un passo molto importante, per loro e per tutti i lavoratori che aspirano a un lavoro dignitoso, ma ha anche importanti ripercussioni sulle migrazioni e sull'uguaglianza di genere", ha precisato Somavia.
Nel mondo 53 milioni di lavoratori domestici, ma le stime sono in difetto. Secondo i dati dell'Ilo i lavoratori domestici nel mondo sono almeno 53 milioni, ma la cifra potrebbe superare i 100 milioni dal momento che, spesso, questo tipo di lavoro è nascosto o non registrato. "Nei paesi in via di sviluppo, i lavoratori domestici rappresentano tra il 4 e il 12 per cento dell'occupazione salariata- aggiunge l'Ilo-. Circa l'83 per cento di questi lavoratori sono donne o ragazze e numerosi sono i lavoratori migranti. La decisione di elaborare un testo sul lavoro domestico era stata presa nel marzo 2008 dal Consiglio di amministrazione dell'Ilo. Nel 2010, la Conferenza ha tenuto la sua prima discussione e ha deciso di procedere con la stesura della Convenzione e della Raccomandazione che sono state adottate in questi giorni.