Tre miliardi di euro in più rispetto
al 2010 (+3,3%): nei primi dieci mesi del 2011 l’Inps ha riscosso 106,9
miliardi di euro al netto dei trasferimenti da parte dello Stato. Poco più di 4
miliardi sono quelli che derivano dall’attività di contrasto all’evasione,
mentre 102,8 sono i contributi riscossi in via corrente.
Il dato di incremento più consistente
è quello che viene dalle riscossioni ordinarie presso le aziende (+4,5%)
rispetto ai primi dieci mesi del 2010. “E’ un elemento da sottolineare –
commenta il presidente dell’Inps, Antonio Mastrapasqua – perché mostra una
nuova propensione delle imprese a quella auspicabile “tax compliance” che
riguarda anche gli obblighi contributivi. La forte azione di contrasto
all’evasione contributiva non dà solo frutti in termini di nuovi incassi, ma
anche di rinnovata propensione al pagamento ordinario. Le due azioni stanno
portando quest’anno a un incremento delle riscossioni che segnala una rinnovata
fiducia tra imprese e Pubblica amministrazione”.
Nel dettaglio, nei primi dieci mesi
del 2011 le riscossioni contributive nelle aziende hanno raggiunto gli 83,4
miliardi di euro contro i 79,8 dello stesso periodo dello scorso anno (+4,54%).
Il complesso delle riscossioni correnti (aziende, lavoratori autonomi,
parasubordinati, domestici etc.) arriva a 102,8 miliardi, contro i 99,3 dello
scorso anno (+3,53% rispetto al 2010). Un punto percentuale in più rispetto al
preventivo 2011.
“A fronte di una sensibile crescita delle riscossioni ordinarie mi sembra opportuno segnalare il perdurare delle azioni di recupero crediti – conclude il presidente Mastrapasqua – che sono sugli stessi livelli dello scorso anno, quando abbiamo sottratto all’evasione contributiva 6,4 miliardi di euro. Quest’anno ci attesteremo a fine anno allo stesso livello, forse sfiorando quota 7 miliardi”.