“La qualità del cibo significa molte cose. Significa non soltanto liberare l’agricoltura da quell’ipoteca che è l’abuso della chimica ma anche recuperare il tema della filiera corta, di un rapporto cioè sempre più vicino tra produttore e consumatore. Non è un mistero infatti che la merce prodotta venga venduta a prezzi molto bassi e che il consumatore invece lo acquisti a prezzi molto alti. C’è qualcuno che si arricchisce. E allora lavorare per la filiera corta significa far risparmiare il consumatore e dare più economia al produttore. Significa anche essere più vicini alla qualità del prodotto”.
Lo ha detto il Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola intervenendo questa mattina alla presentazione, ospitata nel Salone dell’Agroalimentare in Fiera del Levante, del progetto SixthContinent, un social media di consumatori in grado, grazie ad una app, di indirizzare gli acquisti dei cittadini verso prodotti “giusti e buoni”, verso cioè quelle aziende che rispettano i diritti e la dignità dei lavoratori.
“Dobbiamo esigere che su ogni prodotto ci sia un bollino di qualità – ha aggiunto Vendola - io voglio sapere dove è stato lavorato quel prodotto, che qualità organolettiche ha e voglio anche sapere se quel prodotto lo hanno fatto bambini sfruttati come schiavi nei campi o se invece le aziende produttrici hanno rispettato le regole che riguardano diritti, sicurezza e dignità di chi lavora. Voglio poter comprare un prodotto che profuma di libertà e che non puzza di schiavitù, di truffa. La legalità è rivoluzionaria e la qualità del cibo è la nostra chance per vivere nella competizione globale senza paura. Io penso – ha concluso Vendola - che stiamo entrando in una dimensione nella quale per proteggere la nostra economia, ci conviene proteggere i diritti dei lavoratori e ci conviene parlare dei diritti dei consumatori”.