Il 23 luglio 2009 il Presidente di Assonime, Luigi Abete, ha inviato alla Commissione Finanze della Camera e alla Commissione Finanze e Tesoro del Senato le osservazioni sullo schema di decreto correttivo del decreto (D.lgs. n. 229/2007) di trasposizione della direttiva europea sull’OPA (2004/25/CE). Lo schema di decreto è stato approvato dal Governo in via preliminare il 26 giugno ed è attualmente in discussione in Parlamento che dovrà esprimere il proprio parere entro il prossimo 5 agosto.
Tra le questioni di maggiore rilievo sollevate da Assonime vi è quella di ripristinare la previgente disciplina dell’OPA rimuovendo le restrizioni alla contendibilità introdotte dal decreto anticrisi (Dl n.185/2008). Il decreto legislativo n. 229/2007 prescriveva alle quotate italiane l’applicazione dei principi di passività e neutralizzazione enunciati dalla direttiva europea sull’OPA, prevedendo una clausola di reciprocità che ne consentiva la sospensione quando l’offerente non ne fosse a sua volta vincolato. Con il decreto anticrisi l’applicazione della regola di passività degli amministratori e della neutralizzazione non è più imposta, ma viene lasciata ad una scelta statutaria delle società emittenti.
Per Assonime queste norme restrittive, introdotte in risposta alla crisi finanziaria, rendono il nostro mercato dei capitali meno attraente per gli investitori istituzionali e scoraggiano l’afflusso di capitali dall’estero. Pertanto dovrebbero essere eliminate al più presto, con il ritorno alla normalità dei mercati azionari.
Altre osservazioni riguardano: la norma che consente alla Consob di prevedere soglie inferiori al 2% per la comunicazione delle partecipazioni rilevanti; la definizione di azione di concerto con i relativi obblighi di comunicazione e pubblicazione del patto.