L’ISTAT stima che l’indice nazionale dei prezzi al consumo (NIC), relativo al mese di agosto 2009, presenti una variazione di più 0,4 per cento rispetto al mese di luglio 2009 e di più 0,2 per cento rispetto allo stesso mese dell’anno precedente.
In base alla stima provvisoria, l’indice armonizzato dei prezzi al consumo (IPCA) registra nel mese di agosto una variazione di più 0,3 per cento rispetto al mese precedente e una variazione di più 0,2 per cento rispetto allo stesso mese dell’anno precedente.
Dall’inizio del 2002 l’IPCA viene calcolato considerando anche i prezzi che presentano riduzioni temporanee (sconti, saldi, vendite promozionali, ecc.); la dinamica di tale indice, quindi, può risultare differente da quella dell’indice NIC. In particolare, le differenze tra le variazioni congiunturali dei due indici risultano più ampie nei mesi in cui si concentrano le vendite promozionali e i saldi di fine stagione e nei mesi immediatamente successivi.
''Sulla base dei dati finora pervenuti gli aumenti congiunturali più significativi dell'indice per l'intera collettività si sono verificati per i capitoli Trasporti (più 1,8 per cento), Ricreazione, spettacoli e cultura (più 0,6 per cento) e Servizi ricettivi e di ristorazione (più 0,3 per cento); variazioni nulle si sono registrate nei capitoli Mobili, articoli e servizi per la casa, Servizi sanitari e spese per la salute e Istruzione. Variazioni negative si sono verificate nei capitoli Abitazione, acqua, elettricità e combustibili, Comunicazioni (meno 0,3 per cento per entrambi), Prodotti alimentari e bevande analcoliche e Abbigliamento e calzature (meno 0,1 per cento per entrambi)'', continua l'Istat.
''Gli incrementi tendenziali più elevati si sono registrati nei capitoli Bevande alcoliche e tabacchi (più 2,8 per cento), Altri beni e servizi (più 2,6 per cento) e Istruzione (più 2,2 per cento). Variazioni tendenziali negative si sono verificate nei capitoli Trasporti (meno 3,1 per cento) e Abitazione, acqua, elettricità e combustibili (meno 2,2 per cento)".