La consigliera di parità della Provincia di Lecce e della Regione Puglia Serenella Molendini esprime soddisfazione "per il nuovo passo avanti nella tutela della maternità e della famiglia compiuto grazie alla sentenza con cui il Consiglio di Stato ha dato l’avvio al riconoscimento del beneficio per il padre di fruire di permessi di lavoro anche se la moglie è casalinga".
"La sentenza n. 4293 del 9 settembre 2008 afferma che essendo noto che numerosi settori dell’ordinamento considerano la figura della casalinga come lavoratrice, è necessario valorizzare la norma contenuta nel Testo unico in materia di tutela e sostegno della maternità e paternità (art. 40 D.lgs. 151/2001) permettendo anche ai padri con mogli casalinghe, entro il primo anno di vita del bambino o dell’ingresso in famiglia del minore adottato o affidato, di ricorrere ai permessi giornalieri nel caso in cui la madre casalinga sia impegnata in attività che distolgano dalla cura del neonato", spiega.
E aggiunge: "Il Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali ha condiviso pienamente l’orientamento della giurisprudenza amministrativa con la lettera circolare n 8494 del 12 maggio 2009".
"L’INPS che fino a questo momento aveva ritenuto che per “madre lavoratrice non dipendente” non dovesse intendersi anche la madre casalinga, con circolare n 112 del 15/10 /2009 si adegua all’interpretazione estensiva operata dal Consiglio di Stato e detta le istruzioni operative, affinché anche il padre lavoratore, in presenza di impossibilità certificata ad accudire il neonato da parte della madre non lavoratrice dipendente, seppure casalinga, possa usufruire dei permessi giornalieri".
"L’auspicio è che tale nuovo strumento per la tutela della maternità possa essere d’aiuto nell’impegnativo percorso verso la realizzazione di effettive pari opportunità tra uomo e donna e nel contempo promuova una maggiore condivisione nei tempi di cura e l’affermazione di una paternità responsabile", conclude Serenella Molendini.