Domenica, 24 Novembre 2024

Agenzia delle Entrate, si apre il cruscotto antievasione



Agenzia delle Entrate, si apre il cruscotto antievasione

La riorganizzazione dell’Agenzia delle Entrate entra nel vivo, con l’attivazione delle Direzioni Provinciali e con la piena operatività del C.I.P., Cruscotto Informativo Provinciale, ultima acquisizione della Intelligence fiscale la cui diretta disponibilità è riservata solo alle Direzioni Provinciali. Il Cruscotto è uno strumento d’ausilio che consente al Direttore Provinciale una conoscenza immediata del numero, della tipologia e delle caratteristiche dichiarative della platea dei contribuenti di sua competenza. Si tratta, quindi, di una “mappatura” del territorio, necessaria per l’avvio di analisi e selezione il cui obiettivo è di individuare aree di rischio e soggetti da sottoporre a controllo. Un vero e proprio portale, completo di dati e di informazioni, che consente di monitorare la geografia tributaria su base locale e di seguirne l’evoluzione nel tempo.

I profili tributari a misura di cruscottoLe informazioni contenute nella base dati del Cruscotto Informativo Provinciale sono relative ai soggetti che, alla data di elaborazione, risultano essere persone fisiche che hanno raggiunto la maggiore età e soggetti diversi dalle persone fisiche in attività. In pratica, si tratta di contribuenti individuali e di imprese che costituiscono la platea dei contribuenti di competenza, per territorio, riportata in tempo reale.

Archivio anagrafico e banca dati delle dichiarazioni, le gambe del cruscotto Le informazioni e i dati esposti tramite l’accesso al C.I.P. sono rilevati dall’archivio anagrafico, il cui aggiornamento sarà effettuato con cadenza mensile, e dalla banca dati delle dichiarazioni fiscali, le cui informazioni sono relative all’ultima annualità disponibile, oltre ai periodi d’imposta precedenti.

Come funziona il cruscotto Ogni Direttore Provinciale ha la possibilità di interrogare i dati di sintesi o di navigare nell’applicazione sulla base di 4 criteri di classificazione dei soggetti. Innanzitutto, la tipologia del contribuente che consente di visualizzare la platea dei soggetti interessati ripartendola in persone fisiche e persone giuridiche. Secondo criterio applicato è quello della distinzione relativa alla Presenza/Assenza della dichiarazione. In questo caso, la mappatura territoriale riflette la suddivisione tra contribuenti che hanno presentato una dichiarazione fiscale e coloro che non hanno presentato alcun modello di dichiarazione. Un ulteriore criterio riguarda la Titolarità della partita Iva che consente di distinguere i soggetti non titolari dai soggetti titolari di partita Iva che, a seguire, sono suddivisi in Grandi contribuenti, Lavoratori autonomi, Imprese minori e Imprese medie. Completa l’elenco dei criteri l’indicazione dell’Attività economica, una funzione che permette di ridisegnare la platea dei contribuenti per attività economica.

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