La riorganizzazione dell’Agenzia delle Entrate entra nel vivo, con l’attivazione delle Direzioni Provinciali e con la piena operatività del C.I.P., Cruscotto Informativo Provinciale, ultima acquisizione della Intelligence fiscale la cui diretta disponibilità è riservata solo alle Direzioni Provinciali. Il Cruscotto è uno strumento d’ausilio che consente al Direttore Provinciale una conoscenza immediata del numero, della tipologia e delle caratteristiche dichiarative della platea dei contribuenti di sua competenza. Si tratta, quindi, di una “mappatura” del territorio, necessaria per l’avvio di analisi e selezione il cui obiettivo è di individuare aree di rischio e soggetti da sottoporre a controllo. Un vero e proprio portale, completo di dati e di informazioni, che consente di monitorare la geografia tributaria su base locale e di seguirne l’evoluzione nel tempo.
I profili tributari a misura di cruscotto – Le informazioni contenute nella base dati del Cruscotto Informativo Provinciale sono relative ai soggetti che, alla data di elaborazione, risultano essere persone fisiche che hanno raggiunto la maggiore età e soggetti diversi dalle persone fisiche in attività. In pratica, si tratta di contribuenti individuali e di imprese che costituiscono la platea dei contribuenti di competenza, per territorio, riportata in tempo reale.
Archivio anagrafico e banca dati delle dichiarazioni, le gambe del cruscotto – Le informazioni e i dati esposti tramite l’accesso al C.I.P. sono rilevati dall’archivio anagrafico, il cui aggiornamento sarà effettuato con cadenza mensile, e dalla banca dati delle dichiarazioni fiscali, le cui informazioni sono relative all’ultima annualità disponibile, oltre ai periodi d’imposta precedenti.
Come funziona il cruscotto – Ogni Direttore Provinciale ha la possibilità di interrogare i dati di sintesi o di navigare nell’applicazione sulla base di 4 criteri di classificazione dei soggetti. Innanzitutto, la tipologia del contribuente che consente di visualizzare la platea dei soggetti interessati ripartendola in persone fisiche e persone giuridiche. Secondo criterio applicato è quello della distinzione relativa alla Presenza/Assenza della dichiarazione. In questo caso, la mappatura territoriale riflette la suddivisione tra contribuenti che hanno presentato una dichiarazione fiscale e coloro che non hanno presentato alcun modello di dichiarazione. Un ulteriore criterio riguarda la Titolarità della partita Iva che consente di distinguere i soggetti non titolari dai soggetti titolari di partita Iva che, a seguire, sono suddivisi in Grandi contribuenti, Lavoratori autonomi, Imprese minori e Imprese medie. Completa l’elenco dei criteri l’indicazione dell’Attività economica, una funzione che permette di ridisegnare la platea dei contribuenti per attività economica.