Domenica, 24 Novembre 2024

Da aprile i voucher venduti nelle tabaccherie


Venduti 4,1 milioni di buoni lavoro, il 22% a giovani con meno di 25 anni.

Da aprile i voucher venduti nelle tabaccherie

Dalla metà di aprile in sei regioni italiane (Lombardia, Veneto, Toscana, Lazio, Puglia e Sicilia) i “buoni lavoro” potranno essere venduti e incassati in tabaccheria. E’ l’esito della convenzione firmata oggi dal presidente dell’Inps, Antonio Mastrapasqua e dal presidente della Fit, Giovanni Risso.

Il presidente Mastrapasqua ha sottolineato che si tratta di un altro passo nella direzione di “aprire sempre di più l’Inps all’esterno, di rendere l’Istituto e i suoi servizi più vicini ai cittadini e ai loro bisogni. La convenzione con la Fit apre un canale in più per assicurare una distribuzione più facile e capillare di uno strumento, il buono lavoro, che ha provveduto a far emergere lavoro nero e irregolare in tutte quelle attività che si definiscono “lavoretti” saltuari, o più correttamente lavoro occasionale e accessorio”.

L’attività di vendita, incasso, pagamento e rimborso dei buoni lavoro (i cosiddetti “voucher”) sulla rete delle tabaccherie è resa possibile dall’operatore finanziario Banca Itb partner dei rivenditori di generi di monopolio: la Banca d’Italia ha valutato l’attività, autorizzandone l’avvio.

Al momento sono circa 5mila le tabaccherie aderenti alla Fit che possono eseguire le attività finanziarie garantite da Itb, ma si tratta di un numero in rapida crescita, che potrebbe essere di 15mila già entro la fine del 2010.

“Per l’Inps è una collaborazione molto importante: la rapida diffusione dei voucher – commenta il presidente dell’Istituto, Mastrapasqua – deve poter contare su una crescente facilità di vendita e di incasso. Già con “reti amiche” abbiamo avuto modo di operare insieme alla rete dei tabaccai per alcuni tipi di pagamenti; questa convenzione è mirata alla semplificazione dell’uso del voucher, in sintonia con l’estensione nell’uso dello strumento prodotta dalla recente legge finanziaria”.

I voucher distribuiti a tutto febbraio in Italia sono 4,1 milioni di pezzi equivalenti a 10 euro cadauno. La vendita è stata condotta da agosto 2008 a tutt’oggi secondo i due canali che rimarranno attivi: il voucher cartaceo, distribuito presso le sedi Inps, dopo aver effettuato il pagamento del corrispettivo con bollettino alle Poste, e il voucher telematico, che si può utilizzare tramite il sito istituzionale Inps (www.inps.it).

I prestatori d’opera pagati con voucher sono stati oltre 55mila, più uomini che donne (in rapporto di tre a uno), oltre il 22% sono ragazzi sotto i 25 anni di età, mentre quasi il 40% sono persone oltre i 65 anni. La recente possibilità di remunerare prestatori di lavoro occasionale e accessorio anche da parte della committenza pubblica ha portato alla vendita di oltre 100mila voucher.

Nel complesso le regioni dove è stata più massiccia la diffusione dei voucher sono il Veneto (quasi 800mila buoni lavoro), l’Emilia Romagna (490mila), il Piemonte e la Lombardia (con 400mila ciascuno) e la Toscana (con 380mila).

 

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