Domenica, 24 Novembre 2024

Made in Italy: in arrivo 70 milioni di euro per sostenere l’innovazione


Dalle Entrate il vademecum per usufruire dell’agevolazione fiscale

Made in Italy: in arrivo 70 milioni di euro per sostenere l’innovazione

Per le imprese che operano nei settori del tessile e dell’abbigliamento arrivano le istruzioni operative per usufruire delle agevolazioni fiscali che hanno l’obiettivo di supportare le attività di ricerca industriale e sviluppo precompetitivo finalizzate alla realizzazione di campionari (previste dal dl 40 del 2010).

Con la circolare 22/E, l’Agenzia delle Entrate fornisce alle imprese che operano nel settore tessile e della moda indicazioni a 360° su come accedere alla detassazione dal reddito d’impresa degli investimenti effettuati nel 2010, individuando chi può usufruire del beneficio, per quali costi, con quali modalità di calcolo e di presentazione della richiesta.

Con 70 milioni di euro nuovo sprint al made in Italy - Non è previsto alcun limite di natura giuridica o legato alla dimensione aziendale per poter accedere al beneficio. La circolare chiarisce, infatti, che l’agevolazione è aperta a tutti gli operatori che svolgono attività produttive di reddito d’impresa nei settori delle industrie tessili e della confezione di articoli di abbigliamento e di articoli in pelle e pelliccia (tabella ATECO 2007),  anche se l’attività non è svolta in modo prevalente.

Possono accedere al beneficio sia le imprese residenti sia le stabili organizzazioni, anche se determinano il reddito in modo forfetario e hanno iniziato l’attività dal 2010.

Via libera agli investimenti ad hoc - Effettuare attività di ricerca e ideazione estetica, o realizzare prototipi per creare un campionario o delle collezioni, sono alcune delle condizioni necessarie per usufruire della detassazione dedicata al settore tessile e della moda. La circolare fa, inoltre, una panoramica dei costi ammissibili, specificando che il contribuente deve dimostrare l’inerenza delle spese alle attività agevolabili.

Irpef e Ires in passerella - La detassazione spetta esclusivamente ai fini dell’Irpef (comprese le addizionali) e dell’Ires, viene riconosciuta a prescindere dal risultato di esercizio (utile o perdita) e consiste nell’esclusione dal reddito d’impresa di un importo determinato in base agli investimenti effettuati.

La circolare precisa che il risparmio d’imposta non può superare l’importo massimo che l’Agenzia comunicherà, in via telematica, al contribuente in seguito alla sua richiesta di agevolazione, che va presentata tra il 1° dicembre 2010 e il 20 gennaio 2011. In caso di investimenti che nel loro complesso superino i 70 milioni di euro stanziati, l’agevolazione viene attribuita proporzionalmente all’ammontare del risparmio d’imposta richiesto dal contribuente.

L’Agenzia chiarisce inoltre che, in base alle disposizioni comunitarie sugli aiuti de minimis, l’importo massimo per il quale si può fruire dell’agevolazione è  pari a 200mila euro.

 

© Riproduzione riservata.