Con 103,2 milioni di ore di cassa integrazione (cig) autorizzate in settembre, la richiesta delle imprese italiane si attesta ai livelli dello stesso mese del 2009 (erano state 100,2 milioni: +3%), facendo segnare il punto più basso dal mese di marzo 2010, senza contare agosto.
Il valore assoluto è all’incirca lo stesso ma è cambiata la composizione che porta al totale: 26 milioni di ore di cassa integrazione ordinaria (cigo), contro i 65,3 milioni del settembre 2009; 44,8 milioni di ore di cassa integrazione straordinaria (cigs: 20,2 nel 2009); 32,3 milioni di ore di cassa integrazione in deroga (cigd: 14,7 milioni nel 2009).
“E’ la conferma che la differenza la fa la deroga, cioè lo strumento varato nella primavera del 2009 per allargare il bacino di protezione per lavoratori e aziende – commenta il presidente dell’Inps, Antonio Mastrapasqua – cresce anche la cigs per effetto di quella ordinarizzazione della cassa integrazione straordinaria che ha consentito il passaggio tra cigo e cigs senza soluzione di continuità. Il dato, come ormai abbiamo imparato in questi mesi, potrà essere meglio compreso tra qualche giorno, quando avremo il dato del tiraggio. Negli ultimi mesi si è consolidata la tendenza delle imprese a consumare non più del 50% delle ore di cassa integrazione richiesta”.
Con i dati di settembre, il confronto congiunturale, cioè con il mese precedente, agosto, è poco significativo. Il rimbalzo stagionale quest’anno è stato molto più contenuto dello scorso anno: nel 2009 settembre crebbe rispetto ad agosto dell’83,4%; quest’anno la crescita mese su mese precedente si è fermata a 36,8%.
Tornando al confronto tendenziale, i valori cumulati (gennaio-settembre) danno nel 2010 un totale di 925,7 milioni di ore autorizzate, contro i 614,9 del 2009 (+50,5%). La cigo è calata del 33,6%, la cigs è cresciuta del 168,7%, la cigd è aumentata del 344,3%. L’andamento è differenziato per rami di attività. Ad esempio nell’industria il ricorso alla cig nel suo complesso è diminuito del 10% rispetto al settembre 2009, mentre è più che raddoppiato nel commercio (107,6%).
I dati che riguardano le domande di disoccupazione e mobilità sono come sempre aggiornati al mese precedente, quindi fanno riferimento ad agosto. Nell’agosto 2010 le richieste di disoccupazione sono state in linea con quelle presentate nell’agosto 2009 (66mila contro 64mila). Andamento analogo quello delle domande di mobilità: 4.600 in agosto 2010, contro 6.500 in agosto 2009.
Nel periodo (gennaio-agosto) il totale delle domande di disoccupazione e mobilità è calato del 6,5% con punte del 7,7% per la sola disoccupazione.