"Formazione, stage, lavoro e impresa: il futuro nelle mani dei giovani" è la giornata di orientamento che giunta alla sua seconda edizione si svolge queto pomeriggio a partire dalle ore 16 presso le Officine Cantelmo di Lecce grazie all'iniziativa di 'Aforisma, Scuola di formazione manageriale', e di 'Lecce città universitaria' che ha proprio lo scopo di fornire un utile orientamento ai giovani e rispondere ad alcune domande che riguardano le opportunità di orientamento, stage, creazione di impresa, formazione.
La tavola rotonda sarà aperta da Alessandro Delli Noci, Presidente Lecce Città Universitaria e proseguirà con relazioni a cura di Ernesto Toma, Assessore al lavoro e alla Formazione Professionale (Le politiche per la formazione e il lavoro dei giovani della Provincia di Lecce), Adelaide Putignano, Consulente Servizio Formazione e Lavoro della Provincia di Lecce (Apprendere in azienda a Lecce: le opportunità di tirocinio formativo finanziate dalla Provincia di Lecce), Roberta Marazia, Staff di Coordinamento del progetto (Progetto Salentoallavoro), Andrea Vernaleone, Vice Direttore Generale di Puglia Sviluppo (L’Imprenditorialità per lo sviluppo personale e il rilancio produttivo locale: i bandi attivi in Puglia), Elisabetta Salvati, Consigliere Asfor (La formazione post lauream di eccellenza: il sistema di accreditamento Asfor), Annibale D’Elia, Sfatt Bollenti Spiriti (Bollenti spiriti: work in progress).
“Per prepararsi alla società di domani non bastano conoscenze e capacità di metterle in pratica acquisite una volta per tutte. È indispensabile anche l’attitudine a formulare una diagnosi e a presentare proposte di miglioramento a tutti i livelli, autonomia, indipendenza e capacità analitica conferita dal sapere”. È una citazione del 1993 tratta dal Libro bianco sulla “Crescita, la competitività e l’occupazione” della Commissione Europea presieduta da Jacques Delors. In altri termini oggi è necessario “conoscere”: comprendere i propri bisogni, le proprie motivazioni, afforzare le competenze più deboli e valorizzare quelle più forti, identificare il proprio obiettivo rofessionale e inserirlo efficacemente nel quadro produttivo, economico e lavorativo di contesto. Un giovane laureato che si avvicina per la prima volta al mondo della formazione post lauream e al mondo del lavoro e dell’impresa fa spesso confusione ed ha difficoltà ad accedere a questo tipo di conoscenza: ad rientare le proprie scelte, a valutare in maniera consapevole l’informazione, muoversi e discernere nell’ampia offerta di formazione, individuare le opportunità anche finanziate funzionali al raggiungimento della propria meta.
Ha difficoltà a disporre di riferimenti oggettivi, di strumenti di scelta validi e riconosciuti, così si sperimenta in ricerche pioneristiche e solitarie, basandosi su impressioni, sull’effetto sortito dallo strumento ubblicitario, sulla gratuitità o economicità del percorso formativo, sulla casualità degli eventi/offerte/opportunità, lasciandosi trascinare da pressioni o spinte emotive irrazionali.
Si tratta evidentemente di una sperimentazione molto rischiosa. La posta in gioco è molto alta: il proprio futuro professionale e il futuro generazionale dell’economia. Ci sono in gioco i sogni, le attese, lo sviluppo personale, il diritto e il dovere dei giovani – quali attori della società di domani - a partecipare attivamente alla vita sociale, produttiva ed economica del paese, contribuendone alla crescita.