Il Gruppo della Banca Mondiale in collaborazione col Ministero dello Sviluppo Economico, ha avviato il 2 ottobre u.s. un incontro al MiSE presieduto dal Sottosegretario Prof. Michele Geraci, sul nuovo studio “Subnational Doing Business” finalizzato a misurare le regolamentazioni applicate alle imprese ed il conseguente impatto sugli imprenditori locali in diverse località d’Italia.
Nel suo intervento introduttivo, il Sottosegretario Geraci ha voluto segnalare l’obiettivo del nuovo Governo di favorire soprattutto gli investimenti greenfield e brownfield (a maggior impatto sull’occupazione, l’export e il PIL), particolarmente nei settori dei trasporti e delle infrastrutture, con un’attenzione speciale agli investimenti nel Sud Italia.
Lo studio della Banca Mondiale si fonderà sulla metodologia del report annuale “Doing Business” e prenderà in esame le esperienze di alcune città selezionate, concentrandosi sulle piccole e medie imprese locali.
Il progetto, finanziato dalla Direzione Generale per la Politica Regionale e Urbana della Commissione Europea, si propone di confrontare il panorama normativo relativo a cinque diverse aree tematiche regolamentate a livello territoriale o nazionale: avvio d’impresa, ottenimento dei permessi edilizi, acquisizione di una fornitura di energia elettrica, trasferimento di proprietà immobiliari e risoluzione di dispute commerciali.
Per ciascuna di queste aree verranno identificate le buone pratiche esistenti a Roma e in altre 12 città italiane (Ancona, Bari, Bologna, Cagliari, Firenze, Genova, Milano, Napoli, Padova, Palermo, Reggio Calabria e Torino), fornendo raccomandazioni sulla base di esperienze virtuose identificate in Italia e in altri 189 Paesi, già analizzati dal report globale Doing Business.
I risultati dell’indagine offriranno, inoltre, un valido supporto alle amministrazioni centrali e locali e potranno essere utilizzati come riferimento per l’avvio di processi di riforma volti a facilitare l’attività di impresa in Italia.