Forse dal 1948 ad oggi la comunicazione non era così a rischio per il mancato rispetto di regole deontologiche che imperversa su social e media ad opera degli specialisti della comunicazione.
Dopo la pubblicazione de L'Espresso con la foto copertina Uomini e No per inultare il leader della Lega Matteo Salvini e dopo la Lettura dell'articolo Per l’Espresso i leghisti non sono uomini: la copertina della vergogna - insieme alle tante altre - occorrono momenti di seria riflessione: la domanda che si dovrebbe porre, al di là di ogni credo politico, religioso o altro è dunque se non è il caso di iniziare a non offendere chiabbia un'opinione diversa dalla propria.
Occorre esprimere il proprio pensiero e contare, nei voti della democrazia, nelle regole dei poteri di governo e nei ruoli, senza insultare, senza minacciare di ritorsioni, intimidazioni di cancellazioni dalla lista di amici Facebook -abbia la capacità di cancellare dai propri amici subito chi non si vuol più amico, molti lo han fatto dopo gli 'avvertimenti' di 'diffida' e qualcuno, per meglio 'esprimersi', ha addirittura modificato il proprio profilo sotto una rinnovata veste.
I modi per manifestare secondo i principi di correttezza il proprio pensiero esistono e gli specialisti della comunicazione li conoscono e dunque il richiamo all'attenzione è per tutti noi, occorre ricordarsi che giornalisti, editori, accademici, politici e tutti gli specialisti della comunicazione hanno la responsabilità di impedire che le offese provocatorie siano la manifestazione del dissenso.
Purtroppo, con poche e semplici domande si evince la grave condizione della comunicazione oggi, che disattende tutte le regole e i principi del vivere di una società civile: -Possono essere sbeffeggiate le leggi deontologiche di tutti i comunicatori? Il plauso agli insulti non legittima forse le peggiori strumentalizzazioni? Possono tacere gli organi di controllo? È democrazia? È dittatura? È totalitarismo?
E dunque occorrerebbe ora davvero ricordarsi la liceità del diritto alla libera manifestazione del pensiero, qualunque esso sia, nei limiti del rispetto del dissenso altrui, ovvero di render manifesto il proprio pensiero secondo le regole così chiaramente riassunte dall'espressione "politicamente corretto".
Politicamente Corretto, Enciclopedia Treccani,
http://www.treccani.it/…/politicamente-corretto_%28La-gram…/
Come Essere Politicamente Corretto, Wikihow,
https://www.wikihow.it/Essere-Politicamente-Corretton